4 Maggio
“Singularity” Jon Hopkins
Dopo anni di meditazione trascendentale ed esperienze psichedeliche, Jon Hopkins torna con l’album più radicale della sua carriera, dove il clubbing convive con il linguaggio binario. La recensione.
“Maledetto e benedetto” Lucia Manca
Synth pop con una spruzzata di stile da colonna sonora anni ’70, il nuovo album di Lucia Manca è un piccolo saggio sull’estate italiana. La recensione.
“The Horizon Just Laughed” Damien Jurado
Torna il maestro dei paesaggi acustici, della malinconia e dei sentimenti analogici. Tra citazioni di Tom Wolfe e melodie sospese. La recensione.
“Ghetto Falsetto” Bruno Bellissimo
Scritto in un mese – e dopo il furto del computer su cui conservava tutti i provini -, il nuovo album del producer fa ballare con chitarrine funk, percussioni tropicali e arpeggiatori horror. La recensione.
“World’s Strongest Man” Gaz Coombes
Dai Supergrass al gioiello Matador, Gaz Coombes propone un disco contemporaneo, eterogeneo ma ancora sperimentale. La recensione.
11 Maggio
“Tranquility Base Hotel & Casino” Arctic Monkeys
Alex Turner ha scritto per la prima volta di fronte a un pianoforte, e si sente. Il sesto album dei Monkeys è un cambio di direzione impressionante, e non vediamo l’ora di sentirlo dal vivo a fine mese. La recensione.
“7” Beach House
Scritto di getto e nell’intimità del vecchio studio di Baltimora, 7 è un disco libero, fresco e perfetto per la primavera. La recensione.
“Murmurations” Simian Mobile Disco
Cori, tantissimi cori e un’anima mai stata così femminile. I Simian Mobile Disco tornano con un disco elegante e stiloso. La recensione.
“Notti Brave” Carl Brave
Se quello dei Beach Boys è il disco della primavera, Notti Brave è la perfetta colonna sonora della prossima estate. Non c’è Franco, ma al suo posto una vagonata di amici. La recensione.
“The Comfort Zone” Makai
L’esordio di Makai è pop-folk tinto d’elettronica. Italianissimo, nonostante i testi in inglese, e la sua prima fatica è ben suonata e registrata. La recensione.
18 Maggio
“Wide Awake!” Parquet Courts
Prodotto da Danger Mouse – Asap Rocky e Black Keys tra gli altri -, il nuovo album della band di Andrew Savage è il più ballabile e divertito della discografia. La recensione.
“Deafman Glance” Ryley Walker
Ryley Walker è uno dei folk-singer più interessanti della scena contemporeanea, e il suo Deafmane Glance è a metà tra Van Morrison e Nick Drake, ma con un goccio di psichedelia in più. La recensione.
“Tell Me How You Really Feel” Courtney Barnett
Siamo ancora dubbiosi sull’entusiasmo attorno al primo album di Courtney Barnett, e questa seconda fatica abbandona la cameretta per un suono rinnovato. La recensione.
“Deran” Bombino
Fare meglio di Azel sarebbe un’impresa bella tosta per chiunque, ma Bombino ce l’ha fatta. Deran ha sempre il sound inconfondibile del chitarrista, ma una vena politica mai così evidente ed echi esotici e internazionali. La recensione.
“S01” Santii
Sembrava un progetto troppo ambizioso per funzionare, invece è andata proprio così. S01 raduna il meglio di mondi diversi: elettronica inglese, rap e avanguardia urban. La recensione.
“Sparkle Hard” Stephen Malkmus & The Jicks
Stephen Malkmus ci dà dentro come se niente fosse, come se gli anni ’90 e i suoi Pavement non fossero più un lontano ricordo. Il tutto concedendosi a qualche fuga contemporanea, autotune compreso. La recensione.
“Lovelaws” TT
Theresa Wayman, la chitarrista/cantante delle Warpaint, ci regala un disco romantico, lento, erotico e pieno di bassi. Ah sì, il resto della band appare in un paio di tracce. La recensione.
25 Maggio
“Love Is Dead” Chvrches
Love is Dead è un disco pieno d’amore, ritornelli che diventano inni e atmosfere sognanti. Il terzo album in studio dei Chvrches coglie alla sprovvista, ma funziona. La recensione.
“Evergreen” Calcutta
Dopo i fortunati singoli Pesto e Orgasmo, Calcutta è chiamato a dare seguito al successo incredibile di Mainstream. Manco a dirlo il nuovo album si chiama Evergreen, ed è sicuramente il più atteso della lista. La recensione.
“Lageos” Actress x London Contemporary Orchestra
Darren Cunningham torna insieme alla London Contemporary Orchestra per un disco che oscilla tra la techno di Detroit, l’R&B e sperimentazioni pure in stile musique concrete. Su un altro pianeta. La recensione.
“Libras” J Balvin
Dopo il tormentone Mi Gente, il re della “latin wave” si prepara al nuovo album Vibras. Giusto in tempo per l’inizio dell’estate.