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U2, Matteo Salvini diventa amico del diavolo durante l’ultimo concerto a Milano

Il ministro degli Interni è stato citato da MacPhisto, il diavolo portato in scena da Bono. «Chiedo scusa all'Italia. Sull'immigrazione vi abbiamo lasciati soli», ha detto il cantante durante il concerto.

«Grazie italiani per l’amore e la tolleranza che mostrate coi rifugiati. Gli altri dovrebbero vergognarsi», aveva detto Bono, durante la prima delle quattro date dei suoi U2 sul palco del Mediolanum Forum di Milano. Un tema, quello dell’Europa Unita e della crisi crisi dei migranti, al centro del nuovo tour mondiale della band di Dublino, ribadito da Bono ieri sera al Forum per l’ultimo concerto milanese.

In mezzo a tante rarità e brani mai suonati dal vivo e presentati ieri sera per la prima volta – da October fino al nuovo singolo Landlady (in radio dal 19 ottobre), dalla perla The Fly, passando per Gloria di cui oggi gli U2 hanno diffuso il video girato proprio a Milano – il frontman della band ha parlato della situazione politica italiana, citando direttamente il ministro degli Interni.

Era il momento di Acrobat, in cui Bono interpreta il diavolo MacPhisto reso celebre nel tour di Zoo TV, personaggio che ricalca il Lucifero di Sympathy For The Devil, ricordando al pubblico dei suoi “amici” – celebre la chiamata del demoniaco Bono ad Alessandra Mussolini nel 1993 a Bologna. Tuttavia, se l’altra sera il cantante aveva citato “Il mio amico Benito Mussolini”, ieri lo spettacolo è stato diverso, con il nome di Matteo Salvini che ha preso il posto di quello del gerarca fascista. Un’evidente citazione alla linea del governo leghista su tema dei migranti, per cui gli U2 sono da sempre in prima linea come ha evidenziato Bono anche durante Summer of love, in cui il cantante h a detto: «Chiedo scusa all’Italia. Sull’immigrazione vi abbiamo lasciati soli».

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