È uscita la nuova clip di Kendrick Lamar. Si tratta di ELEMENT. che come si evince dalle maiuscole e dal punto alla fine è tratta dall’ultimo album del rapper californiano, DAMN..
Le immagini come già per HUMBLE. e DNA. sono di una bellezza e una ricercatezza assolute. Lo si deve all’occhio di Jonas Lindstroem and the Little Homies, registi del video.
L'evento si terrà l'8 febbraio 2025 a New Orleans. Il rapper ha dichiarato: «Ricorderò al mondo perché il rap è il genere di più grande impatto»
Il rapper keniano Sabi Wu ha campionato il diss dell’americano. Il suo obiettivo non è un altro artista, ma il governo e le sue politiche fiscali. Ha funzionato
Ambientato a Compton, nella città natale del rapper, è ricco di cameo di amici di Kendric e gufi (il simbolo di OVO). Sarà l'ultimo chiodo di Lamar alla tomba del rivale?
Sul palco anche Tyler, The Creator, Dr. Dre, ScHoolboy Q, Steve Lacy, YG e molti altri. Non solo un modo per onorare la festa che celebra la fine della schiavitù, ma anche uno sforzo per unire la scena: «Abbiamo perso un sacco di amici per la musica e la strada»
Magari i due andranno avanti col loro beef, ma possiamo già dire che la lotta è stata dura, che non sempre è stato un bello spettacolo, che si sono scambiati colpi bassi. E che i diss dell’americano sono stati più forti di quelli del canadese
“Sono stato io a darti in pasto la notizia falsa della figlia segreta”, dice Drake nel nuovo pezzo, “e tu sei così disperato che manco ti sei preoccupato di indagare”. Secondo il canadese, Lamar picchia le donne. Si rivolge quindi a Whitney Alford, fidanzata del rivale: “Chiamami se hai bisogno d’aiuto”
Dopo che Drake ha rilasciato 'Family Matters', attaccando la relazione di Kendrick con Whitney Alford, il rapper di Compton ha lanciato immediatamente un'altra traccia, dove sostiene che il primo abbia tenuto nascosta una figlia
Dopo 'Euphoria', il rapper torna con un secondo dissing: '6:16 In LA'. Nella canzone, pubblicata sui social, Kendrick lancia un avvertimento al suo avversario: «La guerra è pronta se il mondo è pronto a vederti sanguinare»
Paola Zukar spiega perché l'onorificenza consegnata all'artista per l'album "DAMN" è un vero dito nell'occhio a Donald Trump
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