Ieri sera i Pearl Jam hanno chiuso le due date al Madison Square Garden di New York con un concertone durante il quale hanno suonato sei pezzi dall’ultimo Dark Matter e metà Ten, sono stati raggiunti sul palco da Andrew Watt e Glen Hansard, hanno fatto cover tra le altre di Gimme Some Truth di John Lennon, Sonic Reducer dei Dead Boys e I Am a Patriot di Steve Van Zandt.
Quest’ultimo è salito sul palco per suonare Rockin’ in the Free World assieme a loro, a Watt, a Hansard e alla band di quest’ultimo. Il pezzo di Neil Young è un classico dei concerti dei Pearl Jam, che l’hanno fatta ieri per la prima volta con Little Steven (che l’ha suonata a Vote for Change del 2004).
Per i Pearl Jam il primo dei due concerti è stato il 50esimo fatto a New York. «Siamo ancora un po’ stupiti dal fatto che questo gruppetto di Seattle abbia potuto occupare la sala per tutta la serata», ha detto Vedder. «Nel 1991 abbiamo suonato al Wetlands, alla fine del 1991 al CBGB. E ora eccoci qui, in quella grande dame che è il Garden. È un posto fantastico, ma è la gente che lo riempie. Lo dico per ringraziarvi. A New York ci fate sentire le persone più fortunate al mondo».
Watt, che ha prodotto Dark Matter, ha suonato col gruppo Waiting for Stevie e Rearviewmirror. È la chiusura di un cerchio per lui, che nel 2003 aveva visto i Pearl Jam proprio al Madison Square Garden e aveva esposto un cartello con su scritto “Fatemi suonare l’assolo di chitarra di Alive”.
«Sono il mio gruppo preferito di sempre», ha detto alcuni mesi fa a Rolling. «Sono stato a più concerti di quanti se ne possano immaginare, direi almeno 40. Ho tutte le loro magliette. Il mio show preferito, intendo di tutta la vita, è stato quello che hanno fatto allo Spectrum di Philadelphia a Halloween nel 2009».
Il tour americano dei Pearl Jam continuerà fino a fine settembre. A novembre saranno in Nuova Zelanda e Australia.