Una chiesa ha dedicato a Taylor Swift due funzioni religiose | Rolling Stone Italia
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Una chiesa ha dedicato a Taylor Swift due funzioni religiose

È successo domenica scorsa nella Chiesa dello Spirito Santo. Il pastore Vincenzo Petracca: «Taylor Swift ci ricorda che Dio è giusto»

Una chiesa ha dedicato a Taylor Swift due funzioni religiose

Taylor Swift in concerto a Parigi

Foto: Kevin Mazur / Tas24 / Getty Images / Tas Rights Management

Una chiesa tra le più antiche della Germania non è il luogo che assoceremmo a un concerto di Taylor Swift, o meglio, a un’esibizione musicale a base di sole cover (sei, per la precisione) dell’artista americana. Be’, Vincenzo Petracca, pastore della Chiesa dello Spirito Santo di Heidelberg (di confessione protestante), nel Sud della Germania, la pensa diversamente. E ha deciso di portare nella casa del Signore le parole (e la musica) di Swift, che si è sempre definita cristiana e che è nata e cresciuta nella cosiddetta Bible Belt degli Stati Uniti, l’area del Paese maggiormente legata alla fede cristiana.

È successo domenica scorsa, quando circa 1200 fedeli si sono radunati nell’edificio, che vanta 600 anni di storia, per una doppia funzione dedicata alle canzoni della popstar. Il nome dell’evento? Anti-Hero – Taylor Swift Church Service. La popstar non era naturalmente presente, ma, per dirla in termini religiosi, il suo spirito aleggiava sui fedeli. Ed è riuscito ad attrarre alle funzioni persone giovani, o che altrimenti non si sarebbero presentate in chiesa quel giorno.

D’altronde, come ha sottolineato il pastore stesso, non è strano introdurre i testi di Swift all’interno di un servizio religioso: i brani di Swift trattano molti dei temi cari alla Chiesa cristiana, per esempio l’accettazione, l’anti-razzismo e l’uguaglianza di genere.

«Dal punto di vista teologico, Taylor Swift ci ricorda che Dio è giusto. Per lei, fede e azione sono inseparabili». Così ha commentato Petracca, ricordando anche che più volte l’artista si è schierata a favore di una fede vissuta sinceramente e a partire dalle persone, senza ipocrisie ed estremismi. La sua fede, ha continuato Petracca, conosce «il dubbio e il conflitto interiore».

I brani di Swift sono stati cantati da Tine Weichmann, cantante di Amburgo e professoressa di musica ecclesiastica ad Heidelberg, accompagnata dalla sua band di supporto. Dietro di loro, nel palco allestito nella zona del pulpito, campeggiava un cartello arcobaleno: “Tutti sono i benvenuti!”.

L’evento dedicato a Taylor Swift è stato solo il più recente della serie di eventi City Church Rock’n’Pop, attiva del 2015, che si propone di avvicinare vecchi e nuovi fedeli alle attività della Chiesa attraverso la musica.

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