Vinnie Paul, il batterista e membro fondatore della band heavy metal Pantera, se n’è andato all’età di 54 ieri notte. Lo ha annunciato il gruppo su Facebook.Non è stata ancora diffusa la causa della morte.
“Vincent Paul Abbott, alias Vinnie Paul, è morto”, hanno scritto i Pantera. “Paul è conosciuto per il suo lavoro come batterista nelle band Pantera e Hellyeah. Non sono disponibili ulteriori dettagli. La famiglia chiede che si rispetti la loro privacy durante questo momento”.
Can’t believe it.
R.I.P to our brother Vinnie Paul. https://t.co/In2Dlmmfq5— Anthrax (Band) (@Anthrax) 23 giugno 2018
“Non ci posso credere, RIP fratello Vinnie Paul”, hanno scritto gli Anthrax su Twitter, mentre Paul Stanley dei KISS – il cui ex membro Peter Criss è stato una delle più grandi influenze per Paul – ha scritto: “È così triste sentire della morte di Vinnie Paul. Ho amato quando i Pantera hanno fatto dei concerti con noi e negli anni successivi Vinnie è sempre stato a tutti gli spettacoli dei KISS. RIP e condoglianze alla sua famiglia”.
So sad to hear of the death of Vinnie Paul. Loved when Pantera did shows with us and in later years Vinnie was always front and center at all KISS shows. RIP and condolences to his family. https://t.co/DaQREBNVW7
— Paul Stanley (@PaulStanleyLive) 23 giugno 2018
Paul, nato in Texas, fondò i Pantera con suo fratello, il virtuoso chitarrista “Dimebag” Darrell Abbott e al bassista Rex Brown nel 1981. La band passò i primi dieci anni come discepoli della New Wave del British Heavy Metal, mescolando elementi di thrash e hair-metal. Dopo aver registrato tre album nei primi anni Ottanta con i cantanti Donnie Hart e Terry Glaze, la band ha reclutato Phil Anselmo nel 1987 per mettere in piedi la classica formazione dei Pantera con Anselmo, Abbott, Paul e Brown.
Negli anni ’90 con Cowboys From Hell, il loro debutto con le major, la band ha fatto un passo da gigante, diventando rapidamente leader di una nuova scuola di metal. Il gruppo si è concentrato su ritmi ipnotici e profondi, alimentati dal lavoro straordinariamente agile di Paul. Il loro album successivo, Vulgar Display of Power (al numero 10 nella lista dei Great Metal Albums di Rolling Stone), è stato un esempio quasi perfetto di ciò che sarebbe diventato noto come groove metal e un’impronta per come suonava l’heavy durante gli anni Novanta e in seguito.
Quasi per miracolo il seguito ancora più estremo, Far Beyond Driven del 1994, ha debuttato al numero uno ed è stato al 39 nella lista dei Great Metal Albums di Rolling Stone, con The Great Southern Trendkill che è arrivato due anni dopo. Tre anni dopo Reinventing the Steel del 2000, i Pantera si sciolsero in seguito a una frattura tra i fratelli Abbott e Anselmo.
I fratelli Abbott formarono i Damageplan e pubblicarono New Found Power nel 2004, ma il lavoro del gruppo venne tragicamente interrotto quando Dimebag fu ucciso sul palco da un fan squilibrato nel dicembre del 2004.
“Un altro eroe del metal che se n’è andato troppo presto”, ha scritto Dave Mustaine dei Megadeth. “Saluta Daryl per me, riposa in pace, mio caro amico.”
Due anni dopo la morte di suo fratello, Paul tornò alla musica con il supergruppo metal Hellyeah, che comprendeva il cantante dei Mudvayne Chad Gray e il chitarrista Greg Tribbett e il chitarrista dei Nothingface Tom Maxwell e il bassista Jerry Montano; Bob Zilla, compagno di band di Paul nei Damageplan, ha sostituito Montano al basso. Il supergruppo ha pubblicato cinque album insieme nell’ultimo decennio, il più recente è l’Unden! Able del 2016.
Ma sarà l’influenza e l’eredità di Paul con i Pantera a lasciare il segno più indelebile. Negli anni successivi, il groove che viene dall’anima del gruppo e l’elegante suono borderline industriale dei loro album – risultato di una lunga collaborazione con il produttore Terry Date – sarebbero stati ripresi nel lavoro di alcune delle più grandi band metal degli anni 2000, inclusi i Lamb of God, gli Slipknot e i Five Finger Death Punch. “Nell’esatto momento in cui l’ho messo su, tutta la mia vita è cambiata”, ha detto il cantante dei FFDP Ivan Moody nel 2013, sulla prima volta che ha ascoltato Cowboys From Hell. “La mia anima si è illuminata, i miei occhi sono diventati rossi, è stato incredibile, per me sono diventati la più grande band sulla terra”.