Tre uomini sono stati dichiarati colpevoli per l’omicidio di Jahseh Onfroy, in arte XXXTentacion. Il trapper è stato ucciso in Florida nel giugno del 2018 mentre stava visitando un negozio di motociclette. Due uomini armati e mascherati lo hanno affiancato all’uscita e, dopo uno scontro corpo a corpo, uno degli assalitori ha fatto fuoco uccidendolo. I rapinatori sono poi fuggiti con una refurtiva di 50 mila dollari, cifra che il rapper aveva appena prelevato.
La giuria del processo ha ritenuto i tre imputati, Michael Boatwright, Dedrick Williams e Trayvon Newson, colpevoli di omicidio di primo grado e rapina a mano armata: i tre uomini ora rischiano l’ergastolo. Un quarto uomo, Robert Allen, si era invece dichiarato colpevole lo scorso anno per omicidio di secondo grado. La sua testimonianza è stata fondamentale per ricostruire gli eventi.
Ad incastrare gli assalitori, inoltre, sono stati i loro smartphone. I dati ottenuti dal procuratore capo Pascale Achille hanno dimostrato infatti come i tre fossero vicini al negozio di motociclette proprio nel momento dell’uccisione del trapper. Sempre sui loro telefoni sono stati rinvenuti dei video girati a poche ore dalla morte di Onfroy in cui i tre si riprendono mostrandosi pieni di banconote da 100 dollari.
Non è stata considerata credibile invece la teoria dell’avvocato di Dedrick Williams, Mauricio Padilla, che ha provato a coinvolgere Drake all’interno del processo. Recuperando un tweet, poi cancellato, di XXXTentacion («Se qualcuno prova ad uccidermi sappiate che è stato Drake»), l’avvocato ha cercato di far deporre il rapper canadese, ma il giudice del caso non ha accettato la richiesta per mancanza di prove.