È uscito lo scorso 5 maggio per La Tempesta il nuovo album di Andrea Poggio, il secondo, dal titolo Il futuro, già anticipato dai singoli Il nuovo mondo e il più recente Parole a mezz’aria.
Un disco in cui il cantautore piemontese ha giocato con classico e moderno, mescolando generi e mondi. Come a voler creare a creare un insolito ponte tra Paolo Conte e i Dirty Projectors, tra Franco Battiato e Chassol. E proprio per questo motivo ci siamo fatti raccontare cosa lo ha ispirato nella lavorazione. Buon ascolto.
Velvet Motel
Eiichi Ohtaki
Ho scoperto questa canzone pochi mesi fa, eppure è uno di quei brani che mi sembra di conoscere da sempre. È una canzone perfetta, come dovrebbe essere il pop in un mondo ideale. Non posso dire che abbia influenzato in maniera diretta il mio disco, ma è una sorta di comune denominatore di tutta una serie di ascolti che ho fatto negli ultimi anni, da Haruomi Hosono, fino a Sugar Babe e Taeko Onuki.
I Think the Game, Pt. 2
Chassol
Il modo di suonare il piano di Chassol è un’inesauribile fonte di ispirazione. Ludi è un disco bellissimo che ho ascoltato molto durante le registrazioni de Il futuro. Ma non solo, penso anche alle magie che Chassol ha fatto su When I Get Home di Solange.
Goodbye Lucille #1
Prefab Sprout
Mi vengono i brividi già solo a guardare la copertina di questo disco, dove questi quattro ragazzi di provincia emergono dalle nebbie degli anni ottanta e del nord dell’Inghilterra. Non ho mai capito i confini del blue-eyed soul e forse poco mi interessa capirli, ma quando ascolto questo disco ritrovo certi Style Council e tante altre cose belle di quegli anni là.
Uneventful Days
Beck
Non sono mai stato un fan di Beck, nel senso che conosco i fan di Beck e so che possono raggiungere un livello di esaltazione a me estraneo. Ma questo è un brano che sento particolarmente vicino al modo che ho di intendere la musica del duemilaeventi. Prodotto da Pharrell Williams!
Ma chi è che dorme insieme a me
Nada
Questa è una canzone struggente e l’animo più romantico de Il futuro forse ha radici anche qui. Con quel «ma quando viene pomeriggio, ho bisogno di un viaggio» in cui c’è tutto Piero Ciampi. Forse basterebbe dire Nada che canta un pezzo scritto da Piero Ciampi e arrangiato da Gianni Marchetti.
Ascolta Il futuro: