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La playlist di Gary Clark Jr.: «B.B. King, Albert King, Freddie King secondo me»

Tutti e tre i re del blues hanno contribuito alla formazione di questo nuovo fenomeno della chitarra texano, Gary Clark Jr.
La playlist di Gary Clark Jr.

La playlist di Gary Clark Jr.

«B.B. King suona come una bestia, Albert King è il massimo e anche Freddie King è stato una mia grande influenza».

Ecco i brani che ha scelto in esclusiva per Rolling Stone:

1. “Chains and Things” B.B. King (1970)
Mi ricordo quando l’ho ascoltato in cuffia per la prima volta. Pensai: «è la roba più pesante che abbia mai sentito in vita mia».

2. “Overall Junction” Albert King (1967)
Uno dei pezzi più incazzati di tutti i tempi. La parte strumentale è puro funky, ha un arrangiamento diverso dal tipico blues, con una vibrazione vicina al suono di Memphis.

3. “Have You Ever Loved a Woman” Freddie King (1961)
Freddie si è innamorato della donna del suo migliore amico, e allora impreca: “Diavolo, fratello! Che fregatura”.

4. “Woke Up This Morning” B.B.King (1958)
Una chitarra hollow-body elettrica con passaggi jazz molto raffinati. B.B. King fa uscire tutto quello che ha dentro.

5. “The Very Thought of You” Albert King (1967)
Albert King è un chitarrista fenomenale, ma qui si può sentire anche il suo lato più sensibile. Se la suoni a una donna, vai a colpo sicuro. Lo so per esperienza.

6. “San-Ho-Zay” Freddie King (1961)
La prima volta che ho sentito questo pezzo è stato in un club di Austin. La suonava un tipo del Texas come me, me l’ha fatta sentire subito vicina.

7. “Night Life” B.B.King (1966)
Mi ricorda quando ero giovane. Di giorno andavo a scuola e poi vivevo la notte. Ancora oggi, quando mi chiedono: «Perché sei in giro alle 4 del mattino?», mi viene voglia di rispondere con questo disco.

8. “Blues Power” Albert King (1968)
La tonalità è micidiale. Albert King spiega in un verso cos’è il blues: “Non vedo la mia donna da 99 giorni e mezzo”. E poi entra con la chitarra.

9. “Goin’ Down” Freddie King (1971)
L’ho fatta una volta con gli Stones. Mick mi ha chiesto: «La conosci?». E io: «Sì, ma non so le parole». E allora lui: «Inventale. Io lo faccio sempre, questo è il blues».

10. “Three O’Clock Blues” B.B.King (1956)
La usavo per esercitarmi con la chitarra. È una storia del tipo: “Sono ancora sveglio, ma dov’è la mia donna?”. Un classico.

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre di Rolling Stone

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