“Ci sono tanti di quegli artisti indie neri iper qualificati. Se fossero bianchi straccerebbero quegli sfigatelli indie caucasici. Ecco, l’ho detto”. Con questo tweet il soulman inglese Moses Sumney ha invitato lunedì scorso a ragionare su musica indie, creatività, barriere razziali. E ha innescato una serie di ipotesi su quali siano i migliori artisti indie neri in circolazione, quelli che non hanno la stessa visibilità dei bianchi e quindi non riescono a ottenere lo stesso successo.
There are so many overqualified black indie artists whose careers would be running CIRCLES around these Caucasian indie crusties if they were white. So there. I SAID IT.
— Moses Sumney (@MosesSumney) March 9, 2020
Stanotte Moses Sumney – autore di grae, uno dei dischi migliori di questa prima parte del 2020 – ha messo assieme in un thread su Twitter una playlist ideale per rispondere a chi gli chiedeva di fare nomi. Eccola, con i suoi commenti minimali. E sapete cosa? È grande musica.
Dua Saleh “mOth”
Un genio sudanese-americano.
Yves Tumor “Licking An Orchid (ft. James K)”
Un genio da paura.
Christelle Bofale “Origami Dreams”
Chitarre e vibrato soul.
Jon Bap “Don’t Run Into The Dark So Quick”
Un genio prolifico. Vorrei somigliarli.
Baby Rose “Mortal”
Ci sono così tante cose da dire su Baby Rose. Dirò solo che l’anno scorso ho attraversato tutta Manhattan, da ovest a est, ascoltando questa canzone a ripetizione, forse 50 volte.
NNAMDI “Flowers To My Demons”
Lui è un polistrumentista. La sua nuova canzone mi confonde in tutti i sensi possibili.
Divide and Dissolve “Assimilation”
Ho ascoltato per la prima volta Divide and Dissolve mentre guidavo per la campagna australiana dove mi ero ritirato a scrivere. E poi, come per magia, li ho visti dal vivo a San Francisco ed erano… heavy/doom metal e noise col sax? Tanto amore.
Amaarae “Fluid”
Sono entusiasta del fatto che grazie all’interesse per l’afrobeat l’artista alterativa ghanese Amaarae stia mandando all’aria le forme musicali in modi audaci e necessari.
A questo link trovate il thread originale di Moses Sumney.