Lo Stato Sociale ha annunciato oggi le tre date del tour autunnale che toccherà Milano, Bologna e Roma nel mese di novembre. Questo sarà il vero e proprio tour di presentazione del loro ultimo lavoro in studio L’Italia Peggiore con una scaletta che prevederà l’esecuzione di tutti i pezzi del nuovo album… oltre ovviamente alle canzoni di Turisti della democrazia.
Qui le date:
06 Novembre – Milano, Alcatraz
15 Novembre – Bologna, Locomotiv club
28 Novembre – Roma, Ausgang Produzioni c/o Atlantico Live Clubs
Le prevendite sono disponibili da oggi, mercoledì 16 luglip.
Noi oggi abbiamo ottenuto di dare una sbirciata ai loro ascolti, quelli fondanti per la costruzione del suono della band. Eccoli di seguito!
Perturbazione – Agosto
Brividi di freddo, brividi generici. Non riesco ad ascoltare questa canzone senza commuovermi, l’unico modo è cantarla e stonarla il più possibile. Rappresenta la mia personale riscoperta della musica italiana, i miei 18 anni, le incertezze e insicurezze che abbiamo dentro. Meraviglia.
Alberto “Albi” Cazzola (basso, voce, mani)
Black Sabbath – Paranoid
Pochi giorni dopo aver acquistato il mio primo basso elettrico decisi di voler imparare questa canzone, ai tempi la suonavamo e ci divertivamo un casino, un mezzo scarto dei black sabbath diventato hit: questa canzone è una cazzata ed è maledettamente importante per me.
Alberto “Albi” Cazzola (basso, voce, mani)
The Libertines – The Good Old Days
Tutto il meglio che abbiamo da dare è il nostro ricatto e la nostra rovina. Tutto il peggio che abbiamo sono le nostre maniere di nominare il tempo.
Lodovico “Lodo” Guenzi (voce/chitarra/piano)
Thurston Moore – Circulation
Tutte le cose hanno una maniera giusta in cui farle. Poi ci sono quelle sbagliate. Ecco, di solito sono meglio quelle sbagliate. Disco prodotto da Beck.
Lodovico “Lodo” Guenzi (voce/chitarra/piano)
The Barnacle Beach – Settlefish
Più che altro si tratta di ricordi a cavallo tra gli ultimi anni di scuola e i primi anni di università. Di quel periodo che Bologna era come il mondo intero, che il nostro punk ci scorreva nelle vene, che si tirava la notte fino a tardi e i caffè amari la mattina per studiare. Che si era tutti amici veri e completi sconosciuti insieme. Che amavo una ragazza. Incondizionatamente e sprezzante del pericolo.
Francesco “Checco” Draicchio (synth, voce)
Arcarsenal – At The Drive-In
Quello che per me era il punk. Il punk nel ventunesimo secolo. I due brani che ho scelto sono ripresi live e si sente male, l’ho fatto apposta perché ben raccontano cosa è secondo me il punk.
Francesco “Checco” Draicchio (synth, voce)
John Coltrane – Psalm
Non credo di aver mai più ritrovato la stessa emozione nell’ascoltare un disco dopo aver scoperto A Love Supreme. Dici: facile. Facile. Dal primo movimento fino all’ultima nota è qualcosa di mostruoso e potente, di sconvolgente. Psalm inizia con una tensione e una drammaticità di un altro pianeta, è uno degli esempi più alti di come la musica possa narrare anche senza la parola.
Alberto “Bebo” Guidetti (drum machines, voce)
Moodyman / Theo Parrish – Small Black Church
Uomini della chiesa house uniamoci e piangiamo. Due colossi che a metà dei ’90 decidono di spiccare il volo e toccare vette di lirismo altissime. Whatelse?
Alberto “Bebo” Guidetti (drum machines, voce)
Five Iron Frenzy – My Evil Plan to Save The World
Smash Mouth – Padrino
Questi due pezzi sono nella prima cassettina che io abbia mai ascoltato fatta da un mio caro amico dei tempi. Che bellezza anche oggi riascoltarli.
Enrico “Carota” Roberto (sintetizzatori, voce)