Tornado è un bel disco sognante e malinconico, che piacerà a chi ascolta dream pop e il folk più etereo, Lana Del Rey e i Mazzy Star. È uscito il 1° dicembre e l’ha scritto Charlie Risso, musicista autodidatta, nata a Genova ma cresciuta – almeno musicalmente – tra Milano e Londra, a quattro anni di distanza dall’esordio Ruins of Memories.
Charlie Risso canta, suona la chitarra e si destreggia tra loop e batterie elettroniche. È perfettamente bilingue e scrive musica che possa annullare ogni confine geografico e musicale. Per questo, Tornado è sempre in equilibrio tra atmosfere e suggestioni diverse: il pop scuro e minimale del primo singolo Dark, le melodie alla Cranberries di Crossroads, le melodie sognanti alla Twin Peaks di Nothing at All.
In questa playlist Charlie Risso racconta la sua storia e le sue influenze in 10 canzoni.
1. “Street Spirit (Fade Out)” Radiohead
Come non cominciare con un pezzo che è alla base dei miei ascolti di gioventù. Street Spirit (per me solo Fade Out) una delle canzoni più malinconiche e magnificamente melodiche dei miei artisti top 10.
2. “Good Woman” Cat Power
Il potere unico della semplicità di voce e chitarra, in stile contemporaneo, di questa artista che adoro.
3. “I’ll Go Where You Send Me” Mark Lanegan
La voce di Mark Lanegan… Questo pezzo (tra tanti altri, compresi quelli con Isobel Campbell) ti fa venir voglia di ondeggiare a occhi chiusi. Lo ascolterei in loop per ore.
4. “The Nightingale” Julee Cruise
1990. Twin Peaks e la colonna sonora di Julee Cruise, Angelo Badalamenti e David Lynch stesso. Vivevo aspettando il mercoledì e forse quel sapore romantico dell’attesa le pay tv c’è l’hanno un po’ tolto.
5. “Wayfaring Stranger” Eva Cassidy
Un grande classico del country/folk che amo ascoltare. Questa versione, oltre naturalmente a quella di Johnny Cash, è straordinaria.
6. “Blue Vapor” Marissa Nadler
Questa artista fa parte dei miei ascolti più recenti e condivido con lei le atmosfere fumose e l’idea di una musica senza tempo.
7. “No Stars” Rebekah Del Rio
Questo pezzo mi piace da pazzi, dream pop che mi ha influenzato nella la stesura dei suoni del mio disco Tornado, in particolar modo quelli delle chitarre dell’ultimo brano Nothing at All.
8. “Ode to My Family” Cranberries
No Need to Argue, un disco che ho consumato… me ne andavo in giro con la mia amica Nico e la vita era davvero bella e spensierata, io cantavo a squarciagola.
9. “Every Time the Sun Comes Up” Sharon Van Etten
Artista dei giorni nostri che davvero mi intriga. Bello anche il pezzo in collaborazione con Norah Jones, Seventeen.
10. “Hey, That’s No Way to Say Goodbye” Leonard Cohen
L’ho apprezzato più di recente ma il suo “folk europeo” (nel senso che si rifà un po’ ai musicisti francesi degli anni ’60 e ’70), ascoltato in uno di quei pomeriggi malinconici e ovattati, quando fuori piove… è perfetto.