Bad Bunny, la recensione di ‘Debí Tirar Más Fotos’ | Rolling Stone Italia
Homecoming

‘Debí Tirar Más Fotos’ è il trionfale ritorno a casa di Bad Bunny

La superstar torna alle sue radici portoricane, tra musica e politica. E fa centro

‘Debí Tirar Más Fotos’ è il trionfale ritorno a casa di Bad Bunny

Bad Bunny

Foto: Eric Rojas

È passato poco più di un anno da quando Bad Bunny ha pubblicato il suo quinto, sfacciato album: Nadie Sabe Lo Que Va a Pasar Mañana. Sfoggiava uno stile di vita sfarzoso, tra la residenza sulle Hollywood Hills e una supermodella come fidanzata. In mezzo ai beat trap che gli rimbombavano in testa nei night club, Bad Bunny sembrava perso in un vortice di fama mentre faceva i conti con la frenesia del post Un Verano Sin Ti, il disco che gli ha cambiato la vita. Sembrava tutto inaccessibile, anni luce dall’ex ragazzo che imbustava merce al supermercato diventato innovatore del reggaeton. E dove si va quando c’è bisogno di ritrovare se stessi? Per Bad Bunny la risposta è una sola: a casa.

Nel suo sesto album Debí Tirar Más Fotos, porta gli ascoltatori con sé in questo ritorno a casa in 17 canzoni che raccontano la gran varietà di generi di Porto Rico. Suona come una festa con Benito (questo il suo vero nome) che prende i momenti migliori da Un Verano Sin Ti e spinge il sound in un territorio inesplorato della musica popolare e della salsa portoricana.

Il viaggio inizia a New York, punto chiave della diaspora portoricana, dalla Loisaida al Bronx. Bad Bunny invoca la città per dichiarare la propria grandezza, attribuendo il merito alle leggende boricua che gli hanno aperto la strada come il cantante di salsa Willie Colon e il produttore hip hop anni ’90 Big Pun. E dopo una sosta a Miami per un rapido perreo, Bad Bunny atterra finalmente a Porto Rico ricordando che è il luogo di nascita non solo suo, ma anche del reggaeton.

Bad Bunny non può fare a meno di crogiolarsi nella gioia infantile derivante dall’essere di nuovo lì, una sensazione riassunta dalla title track. DTMF fonde ritmi ispirati al suo album del 2020 Yo Hago Lo Que Me Da La Gana con voci che sembrano registrate proprio nel cortile verde smeraldo che si vede sulla copertina dell’album. Ed è quasi come se l’artista si fosse seduto su una di quelle sedie da giardino di plastica, bevendo rum e godendosi la scena. Nei testi si allontana dalla mentalità del 2023 per condividere la sua nuova filosofia di vita: “Non siamo più per gli oggetti appariscenti e le catene / Siamo qui per le cose che valgono davvero la pena”. Quali cose? Le persone care, che vanno commemorate scattando più foto, come dice il titolo.

Bad Bunny si è inoltre assicurato di portare nel disco alcuni artisti emergenti da Porto Rico: la cantautrice RaiNao canta in Perfumito Nuevo, Lorén Torres del quartetto Chuwi offre il suo soprano per quel sogno ad occhi aperti carico di trap che è Weltita, mentre Dei V e Omar Courtz si sfidano in versi in una traccia reggaeton old school, anche se la collaborazione più sorprendente arriva daiPleneros de la Cresta, una band dedita a mantenere viva la plena nei tempi moderni. Ascoltare Café Con Ron per credere. E in Baile Inolvidable, Bad Bunny dà una sua lettura della salsa: il ritornello suona come un instant classic.

C’è anche il lato politico di Bad Bunny, assente nel suo ultimo album. Lo Que Le Pasó a Hawaii fonde la musica folk del popolo jibaro di Porto Rico, che risiede nelle campagne e sulle montagne dell’isola, con percussioni hip hop che fanno sembrare ogni parola un avvertimento: “No, non mollare la bandiera né dimenticare il lelolai“. Ovvero: diventare indipendenti o rimanere un territorio non incorporato degli Stati Uniti?

Bad Bunny chiude l’album con La Mudanza, in cui dichiara che rimarrà a Porto Rico per sempre. Suona quasi come una sfida in un momento in cui la corruzione sull’isola sta spingendo sempre più persone ad andarsene. Forse, scrivere una canzone e un album così orgogliosamente boricua all’apice della fama è l’atto più forte che potesse fare, come se avesse trovato una nuova vetta da scalare proprio lì, a casa sua. Nel disco prima aveva affermato di essere al top della forma. Ora, possiamo dire che finalmente lo è.

Da Rolling Stone US.

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