Chi se non Metro Boomin, il mago della trap di Not All Heroes Wear Capes e Heroes & Villains, poteva curare la colonna sonora di Spider-Man: Across the Spider-Verse? L’album, che si inserisce in un’ondata di colonne sonore di successo (vedi i casi di Kendrick Lamar e Beyoncé che si sono occupati rispettivamente delle musiche di Black Panther e Il re leone), cambia il significato del termine spider-verse contenuto nel titolo grazie a un sacco di spider-barre sparate da Offset, A$AP Rocky, 21 Savage e Future, oltre a un cast altrettanto forte di rapper melodici contemporanei.
Sunflower di Post Malone e Swae Lee, che costituiva il tema portante di Spider-Man: Into the Spider-Verse del 2018, ha preso di recente il diciottesimo disco di platino, diventando il singolo più venduto nella storia della storia della Recording Industry Association of America. Non sorprende, quindi, ritrovare Swae Lee in questo sequel insieme a Lil Wayne e Offset in Annihilate e con Nav e A Boogie wit da Hoodie in Calling. Il grande burattinaio Metro Boomin non ha però tentato di centrare un altro successone pop come Sunflower. Preferisce dipingere per l’arrampicamuri di Brooklyn uno sfondo a base di synth e di hip hop melodico creato da alcuni degli artisti più trendy del genere.
Forse è dai tempi della colonna sonora di Batman di Prince che i supereroi non suonavano così cool. Ci sono anche spezzoni di dialoghi tratti dal film che riprendono alcuni dei temi affrontati nei testi: trovare la propria stella polare mentre si affrontano battaglie interiori (Calling), ma anche la nostalgia di casa (Home) e l’amore (Link Up). Gli AC/DC e i Ramones erano troppo datati per le disavventure di Peter Parker in Spider-Man: Far From Home del 2019. È decisamente più azzeccata la colonna sonora di Metro Boomin per questo Spidey adolescente e afro-latino, specialmente quando risuona nelle aule della Brooklyn Visions Academy. Peraltro la versione originale di Silk & Cologne di Ei8ht e Offset è stata usata mesi fa come sottofondo in una in una lobby di Fortnite, torna tutto.
L’unica anomalia è rappresentata da Nas. Il decano quarantanovenne dell’hip hop si imbuca con la sua Nas Morales alla festa proprio quando sta per finire. I suoi versi sono difficilmente cantabili, al contrario di quelli dei colleghi, e ricordano le colonne sonore infarcite di hip hop degli anni ’90. Forse la sua presenza simboleggia la saggezza acquisita dall’eroe, che alla fine impara (di nuovo) che da un grande potere derivano grandi responsabilità. E, a giudicare da questa colonna sonora, anche Metro Boomin l’ha capito.
Da Rolling Stone US.