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Sanremo 2025: poteva andare meglio, ma pure peggio

Niente stacchi traumatici: Conti ha replicato la formula Amadeus senza però riuscire a convincere il nome più forte dell'anno (parliamo chiaramente di Anna). Ah, niente Jalisse nemmeno questa volta

Foto: Ivan Romano/Getty Images

Chi aveva paura di trovare il cast di Tale e Quale Show sul palco dell’Ariston può tirare un sospiro di sollievo. Carlo Conti è tornato alla direzione artistica del Festival e oggi, primo dicembre, ha dato ufficialmente via al circo.

Dopo gli anni di Ama(deus), che su quel palco ha portato molti dei nomi più cool della scena, quest’anno un po’ di paura si respirava, bisogna dirlo. «Le canzoni parleranno di famiglia», «torneranno Albano e Romina», «la mia intenzione è quella di aumentare il numero dei partecipanti». Frasi forti. E oggi che il cast è fuori, possiamo fare alcune considerazioni.

I cantanti sono trenta, effettivamente troppi, in più quest’anno ci sarà anche il Dopo Festival. Non sappiamo quale logica pubblicitaria regoli questi orari, ma è sicuramente qualcosa di maligno.

Tornando ai nomi, a una prima occhiata possiamo intanto dire che Conti sembra aver voluto un po’ replicare la formula Amadeus, quella dell’accontentiamo un po’ tutti, ma aggiungendoci del suo. Ci sono i nomi che hanno dominato le classifiche degli ultimi mesi, vedi il ritorno da Big Big di Olly, Gaia e Tony ma separati, Rose Villain. C’è poi qualche ritorno e qualche vecchia gloria che sta sempre bene. Qui però Conti ha calato l’asso infilandoci pure la quota gossip (sì, parliamo di Fedez e Tony Effe). I programmi del pomeriggio sono ufficialmente salvi.

Restando nel rap poi è la prima volta di Emis Killa, e diciamo che era anche ora, e poi è la prima volta di un gruppetto di gente da cui ci aspettiamo grandi cose. Parliamo di Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento. Debutto anche per Bresh, che sembrava uno dei nomi certi dello scorso anno e poi invece niente.

Certo, una differenza c’è: se negli anni scorsi Amadeus era riuscito a portare dentro nomi che difficilmente sembravano aver bisogno del Festival (vedi Geolier, Mahmood, Madame), quest’anno a Conti l’operazione è riuscita meno. Parliamo chiaramente dell’assenza di Anna che, da vera baddie qual è, ha lasciato perdere (e le diciamo: bene così).

Poi dicevamo ritorni, ed è praticamente tutta gente che è stata su quel palco in tempi recenti: Coma_Cose, Francesco Gabbani, Willie Peyote, Noemi, Rkomi, Rose Villain, Clara, Irama, Elodie, Rocco Hunt. Bene anche quella che chiameremo la quota X Factor (per comodità) formata da Achille Lauro, Giorgia, Francesca Michielin. Seguono un po’ di nomi ‘nuovi’ ed è qui che le cose si fanno più interessanti, soprattutto se parliamo di cantautorato: c’è Joan Thiele (finalmente), poi Lucio Corsi (finalmente x due), Brunori Sas (finalmente per tre). Non poteva poi mancare una quota Migliori anni, rappresentata da Marcella Bella e Massimo Ranieri (che comunque è Sanremo Royalty: date loro un pezzo bello come quello dei Cugini di Campagna e nessuno si farà male), e poi qualche nome che uno si aspetta se dice Carlo Conti, tipo Cristicchi o Modà.

Insomma, si cerca di accontentare tutti pure questa volta, con menzione speciale ai rapper e ai loro litigi. Niente Jalisse neanche quest’anno ma continuiamo comunque a farci illuminare dalla loro resilienza. Ci vediamo a febbraio.

Il cast completo:

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