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Che cosa sta succedendo tra i Mötley Crüe e Mick Mars (c’entrano i soldi e le basi ai concerti)

L'ex chitarrista ha fatto causa agli altri musicisti per essere stato escluso dai profitti realizzati dalla band. Loro ribattono: ha firmato un accordo, non ha diritto ad alcunché. E sulle parti preregistrate...

Foto: Ethan Miller/Getty Images for iHeartMedia

Mick Mars ha fatto causa ai Mötley Crüe: il chitarrista afferma di avere diritto a una parte degli introiti che la band realizza senza di lui. Loro ribattono: ha firmato un accordo, non ha diritto ad alcunché. E c’è anche una parte che riguarda le basi che verrebbero utilizzate dal gruppo in concerto.

Mars, 71 anni, chitarrista e co-fondatore che ha suonato coi Crüe per l’ultima volta a settembre 2022, sostiene di essere stato estromesso dal gruppo e dai profitti che esso realizza. Il musicista non può più andare in tour con la band a causa di una spondilite anchilosante, una malattia che colpisce le articolazioni della colonna vertebrale, ma ha detto che avrebbe continuato a suonare con loro dal vivo qualora non siano necessari viaggi troppo lunghi. La band, attraverso un’assemblea degli azionisti, ha invece deciso di liquidare Mars, che sostiene d’essere azionista al 25% delle tante società che gestiscono le attività dei Crüe. Ora Mars chiede di prendere visione dei documenti finanziari.

«Dopo 41 anni di successo condivisi, la band ha cercato disgraziatamente e senza alcuna sensibilità di escludere un membro fondatore che non può più andare in tour a causa di una malattia cronica», ha detto a Rolling Stone l’avvocato del chitarrista Ed McPherson. «Mick è stato messo da parte per troppo tempo e non permetteremo che continui ad esserlo». In un’intervista concessa a Variety, Mars ha detto che era dal 1987 che il gruppo cercava di liberarsi di lui e ha citato Ace Frehley dei Kiss e Lou Gramm dei Foreigner come precedenti di ex membri che continuano a trarre profitto dalle band in cui hanno suonato.

La replica della band non s’è fatta attendere. «L’azione legale di Mick è spiacevole e del tutto fuori luogo», dichiara il gruppo a Rolling. «Nel 2008, Mick ha firmato un accordo in cui lui e gli altri membri del gruppo concordano che “in nessun caso un azionista dimissionario avrà diritto a ricevere una somma di denaro attribuibile alle esibizioni dal vivo (cioè ai tour)”. Dopo l’ultimo tour, Mick si è dimesso pubblicamente dai Mötley Crüe».

E ancora: «Nonostante nulla sia dovuto a Mick e nonostante quest’ultimo abbia incassato milioni di dollari in anticipi che non ha mai restituito, la band gli ha offerto una compensazione generosa per onorarne la carriera con la band. Manipolato da manager e avvocato, Mick ha rifiutato e ha deciso di intentare causa». Nell’intervista concessa a Variety, Mars chiama «un insulto» l’offerta del 5%, poi alzata al 7,5% degli introiti del tour dei Crüe a cui non ha preso parte in cambio della rinuncia a tutti i futuri incassi derivanti dalle società della band.

C’è poi un’annotazione interessante nella causa intentata da Mars che riguarda l’uso delle basi ai concerti. In risposta all’affermazione di Sixx secondo cui Mars non suonava bene, si sostiene che durante lo Stadium Tour dei Mötley Crüe le parti di basso di Sixx (e non solo) erano in realtà basi pre-registrate.

«Non ha suonato una sola nota di basso durante tutto il tour americano. Il 100% delle parti di basso di Sixx non erano altro che registrazioni. Sixx è stato visto mentre alzava il pugno in aria con la mano che suona e intanto si sentiva in sottofondo la parte di basso».

Non solo: «Una porzione significativa delle parti vocali di Neil erano preregistrate. Lo erano anche alcune parti di batteria di Lee. Alcuni fan hanno notato che Lee si dirigeva verso la batteria mentre già si cominciavano a sentire le sue parti».

Ribatte la band che «i Mötley Crüe suonano sempre dal vivo, ma durante l’ultimo tour Mick faticava a ricordare gli accordi, suonava le canzoni sbagliate, faceva errori di continuo, errori che hanno causato il suo allontanamento dalla band. Il gruppo ha fatto di tutto per proteggerlo, ha cercato di mantenere tali questioni riservate per onorare la storia di Mick e fare la cosa giusta. Purtroppo, Mick ha scelto di intentare causa per parlare male della band. Il gruppo prova empatia per Mick, gli augura ogni bene e spera che possa trovare una guida migliore di consulenti mossi dall’avidità».

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