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Educazione hollywoodiana: cinque storie dall’autobiografia di Cher

È uscita oggi la traduzione italiana di ‘Il memoir , Parte prima’. La popstar racconta il quasi-sequestro da parte delle suore (davvero), il difficile rapporto con la madre, la fuga dal marito dispotico, le avance dei produttori

Foto: Mert & Marcus

È uscita oggi in Italia Il Memoir – Parte prima (HarperCollins), la corposa autobiografia di Cher incentrata sulla prima metà della sua vita, in attesa di un secondo volume che uscirà in futuro. È un racconto senza filtri, in perfetto stile Cher. Non risparmia nessuno, non i sette mariti della madre o le celebrity che ha conosciuto. Ecco alcuni punti chiave dell’autobiografia più importante dell’anno.

Il periodo con le suore

La piccola Cher ha vissuto in situazioni di povertà estrema e di precarietà. Il momento peggiore in assoluto è arrivato quando la madre Georgia Holt si è sposata (era il suo primo matrimonio) col padre biologico di Cher. John Sarkisian era un giocatore d’azzardo talmente incallito da arivare a perdere l’azienda di famiglia in una scommessa. Ha promesso alla moglie che avrebbe trovato il modo di provvedere alla famiglia e ha abbandonato lei e neonata a Scranton, Pennsylvania, per inseguire progetti che non si sono mai realizzati. Prima d’andarsene, ha convinto la moglie a dare per un periodo Cher in affido a un istituto religioso per l’infanzia, mentre lei cercava di sbarcare il lunario. Per mesi le suore non le hanno permesso di vedere la figlia e, alla fine, è stata costretta a chiedere aiuto a un membro del Consiglio comunale per riavere indietro la bambina. Sisters of Mercy parla di quel periodo della sua vita.

Il difficile rapporto con la madre

Cher e la madre avevano un legame fortissimo. La donna però si trascinava dietro il trauma di un’infanzia travagliata, cosa che le ha reso difficile affrontare la maternità in giovane età. La sua famiglia era poverissima e il padre violento ha persino tentato di uccidere i figli col gas, mentre erano nella loro cameretta. È stata proprio Georgia a salvarli. Dopo essere stata abbandonata insieme alla figlia dal primo marito, ha trovato il modo di tirare avanti facendo lavori saltuari nei locali notturni o come attrice. Si è risposata più volte alla ricerca di una stabilità per sé, la futura cantante e la figlia più giovane, la sorellastra di Cher, Georganne. Siccome alcuni mariti erano ricchissimi e conducevano una vita agiata tra Los Angeles e New York, la donna era gelosa di quanto fosse più semplice l’infanzia delle figlie rispetto alla sua.

La storia con Warren Beatty

Warren Beatty aveva 25 anni quando la sua auto si è quasi schiantata contro quella di Cher, sul Sunset Boulevard. Lei, che di anni ne aveva 15 e non avrebbe potuto guidare, ha accettato l’offerta dell’attore di passare la giornata assieme. Sono andati a nuotare e si sono baciati, poi lui l’ha riaccompagnata a casa. Ad attenderla c’era la madre infuriata perché la figlia non era rientrata all’orario previsto. S’è addolcita quando ha saputo che Beatty era interessato a Cher. I due sono usciti insieme un’altra volta e si sono rivisti negli anni ’70, quando lui le ha chiesto di uscire di nuovo. Alla fine sono diventati buoni amici.

Il marito infedele e dispotico

Cher e Sonny Bono si sono conosciuti durante un’uscita a quattro, quando lei aveva 16 anni e lui 27. Ne è rimasta affascinata, anche se ammette che fra loro non c’era grande attrazione fisica. Quando ha avuto bisogno di un posto dove stare, ha mentito sull’età e si è trasferita nell’appartamento di Sonny, che aveva una sola stanza da letto. Si sono “sposati” a Tijuana quando lei ha compiuto 18 anni, ma è stato solo un diversivo per nascondere la cerimonia tenuta nella loro prima casa, quando lei era minorenne. Si sono sposati ufficialmente nel 1969. Il matrimonio è stato decisamente difficile. Nonostante i momenti di tenerezza, Cher ritrae il marito come un uomo infedele e dispotico. Non le permetteva di parlare coi componenti della band, era irascibile e geloso. Le ha persino bruciato i completi da tennis dopo averla vista socializzare col suo allenatore fuori dall’orario di lezione. I due hanno faticato a concepire un figlio e il recupero di Cher, dopo la nascita di Chaz, è stato difficile. Durante la prima notte passata a casa dopo le dimissioni dall’ospedale ha avuto un’emorragia ed è svenuta sul pavimento del bagno. Sonny non era in casa.

Cher si sentiva talmente in trappola che a soli 26 anni è arrivata a pensare di buttarsi giù dal balcone di un hotel di Las Vegas. È stata Lucille Ball a consigliarle di lasciare Sonny. «Che vada affanculo, sei tu quella che ha talento», le ha detto. Cher ha restituito il favore quando, anni dopo, ha avuto ospite Tina Turner nel suo show e le ha dato dei consigli su come mettersi alle spalle i maltrattamenti fisici ed emotivi che Ike Turner le infliggeva.

Diventare attrice è stato difficile

Il primo amore di Cher non è la musica, ma la recitazione. È cresciuta in mezzo agli attori, la madre ha lavorato come attrice e, per un periodo, è stata sposata con un attore. Ha mollato il liceo per frequentare una scuola di recitazione. Il suo coach l’ha definita un talento naturale e lei recitando si sentiva libera. Uno dei migliori consigli di recitazione che ha ricevuto è stato quello di non aspettare sempre che il suo partner in scena finisse la battuta, così il dialogo sarebbe risultato più fluido.

Negli anni ’70, mentre iniziava la sua nuova carriera senza Sonny, Cher ha faticato moltissimo a trovare un agente, per non parlare di quanto ha faticato per attirare l’attenzione di registi e produttori maschi. Mike Nichols l’ha scartata per un ruolo dopo che Jack Nicholson gliel’aveva presentata. Jon Peters ha pensato a lei per il remake di È nata una stella, ma a Cher sembrava che il regista avesse «dei secondi fini». Anche il produttore Ray Stark, quando si sono conosciuti, le ha rivolto un’allusione sessuale volgare. È stato Francis Ford Coppola a intuire il potenziale di Cher sullo schermo, lodando il suo show dal vivo e chiedendole perché non avesse ancora fatto il salto verso il mondo del cinema.

Da Rolling Stone US.

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