Iniziamo l’anno con due dischi spaventosi, almeno per quanto riguarda l’hype. Non soltanto perché chi li ha fatti naviga in un oceano di attenzione — forse venerazione — ma soprattutto per il lungo teasing perpetrato da mesi. Gucci Mane ha iniziato a parlare di El Gato: The Human Glacier già a ottobre, seminando qua e là indizi per i 7,2 milioni di follower su Instagram.
Poi finalmente il 22 dicembre è arrivato, e non dico tutti ma buona parte dei suddetti follower ha potuto così avere conferma di tutte le cose che già si sanno di Gucci Mane. È il vero padre della trap, è uno dei più grandi parolieri della scena di Atlanta — il suo è un linguaggio minimale, con un registro che va dallo slang delle strade ai termini più aulici — e poi è il migliore esempio di imprenditore di sé stesso. Prolifico e deciso, Gucci ha preso il 2017 come un punching ball, facendo uscire in tutto tre album e accompagnando all’altare la sua storica fidanzata Keyshia.
Cos’ha quindi El Gato: The Human Glacier che gli altri due fratelli, Mr. Davis e Droptopwop non hanno? Prima di tutto, non ci sono featuring. Cosa che lo fa assomigliare molto a un mixtape, non fosse che non è autoprodotto, è uscito per una major e soprattutto non serve a posizionare Gucci nella scena. El Gato è solo un ennesimo esercizio di stile di Gucci, la dimostrazione di forza di chi forza ne ha già dimostrata a sufficienza — nato da famiglia disastrata, trasferito ad Atlanta a 9 anni, iniziato a spacciare a 13, in carcere per svariate volte e che ora ha messo in vendita un’autobiografia incredibile.
Se però El Gato è una raccolta di fucilate trap con un solo attore (hit: Peepin’ out the Blinds, Side EFX), lo stesso non si può dire per il vero fenomeno hype a cavallo fra ‘17 e ‘18. Immaginiamo cosa deve aver pensato il trap kid generico quando, ad aprile dell’anno scorso, Travis Scott e Quavo hanno annunciato un album collaborativo. L’erede legittimo di Kanye West e il boss dei Migos che non solo uniscono le forze ma rinunciano ai loro rispettivi nomi per crearne uno nuovo: Huncho Jack. E se si sono scomodati a cercare un nuovo moniker per definire il duo, è probabile che Huncho Jack, Jack Huncho possa avere un seguito. Pezzi degni di menzione? Non ce ne sono. Nel senso che lo sono tutti.