I momenti più folli del Lollapalooza | Rolling Stone Italia
Burrito per tutti

I momenti più folli del Lollapalooza

Perry Farrell crede che i Green Day siano una boy band, Courtney Love tira un cazzotto a Kathleen Hanna, Eddie Vedder beve la bile, Gibby Haynes porta sul palco un fucile e altre storie dal festival che ha segnato il rock alternativo anni ’90

I momenti più folli del Lollapalooza

Eddie Vedder coi Pearl Jam al Lollapalooza 1992

Foto: Joanne Rathe/The Boston Globe via Getty Images

C’è stato un tempo in cui Lollapalooza non era un festival come gli altri, ma un circo musicale itinerante che ha definito quello che all’epoca chiamavamo rock alternativo. Ci sono passati in momenti decisivi delle loro carriere Pearl Jam, Nine Inch Nails, Green Day, Rage Against the Machine, Courtney Love e molti altri. Ecco alcune delle storie più curiose o folli raccontate al podcast Rolling Stone Now dagli autori di Lollapalooza: The Uncensored Story of Alternative Rock’s Wildest Festival Tom Beaujour e Richard Bienstock.

Il burrito gigante
L’idea originale del co-fondatore del festival Perry Farrell prevedeva il consumo comunitario di cibo sul palco. Per qualche motivo il frontman dei Jane’s Addiction era ossessionato dall’idea che tutti i partecipanti dovessero  condividere un burrito gigante. «Non esattamente il massimo per la salute», dice Beaujour, «ma l’aveva pensato proprio per quello».

I prezzi oggi impossibili
Nel 2025 sarebbe impossibile organizzare una cosa del genere a prezzi umani. «Il festival itinerante è stato enorme per una decina d’anni, ma ora è scomparso», dice Beaujour. «Secondo i fondatori, che lavorano ancora nel booking, sapendo quanto vengono pagate oggi le band, i biglietti costerebbero tipo 2800 dollari».

I posti a sedere assegnati
L’edizione del 1996, quella con i Metallica, si è svolta per la maggior parte in anfiteatri con posti a sedere assegnati, una scelta decisamente bizzarra per un festival del genere. «Col risultato che le band che si esibivano per prime si trovano a suonare di fronte a posti vuoti e non la ricordano come una bella esperienza», dice Beaujour. «C’è chi ha suonato di fronte a nove persone nelle prime file, coi fan che si divertivano in fondo, lontani dal palco. Ma hanno dovuto farlo perché avevano bisogno di portare il festival in luoghi attrezzati».

Il litigio dei Jane’s Addiction al primo concerto
L’anno scorso i Jane’s Addiction si sono sciolti forse per sempre. Era accaduta più o meno la stessa cosa alla prima data del Lollapalooza 1991, che Farrell aveva ideato come tour d’addio per la band. «Dave Navarro e Perry litigano il primo giorno del festival», racconta Bienstock, «e nessuno sa se si ripresenteranno il giorno dopo, ma sono riusciti a raddrizzare la situazione… Dave Navarro ci ha detto che manco sapeva che quello era il tour d’addio dei Jane’s Addiction».

Il set accorciato dei Nine Inch Nails
L’edizione del 1992 si ricorda anche per le performance che hanno segnato la storia dei Nine Inch Nails. La prima sera però a causa del caldo estremo la loro attrezzatura si è letteralmente sciolta e sono stati costretti a chiudere in anticipo il concerto.

Il boom dei Pearl Jam
Nel 1992 l’improvviso boom di popolarità dei Pearl Jam, avvenuto dopo che erano stati messi in cartellone, ha costretto il Lollapalooza ad affrontare degli incubi logistici. Erano infatti stati piazzati nel primo pomeriggio. «Stavano diventando la più grande band al mondo e non è un modo di dire», spiega Beaujour. La sfida degli organizzatori: far entrare tutta la gente che li voleva vedere così presto nel pomeriggio, con conseguenti problemi di sicurezza. «Se i Pearl Jam avessero iniziato a suonare prima che entrasse tutta la gente, ci fan avrebbero sfondato gli ingressi. Avrebbero anche potuto cambiare il cartellone e metterli headliner, ma hanno scelto di non farlo perché sarebbe stato poco punk-rock». Eddie Vedder si divertiva a passare del tempo con gli artisti del Jim Rose Circus Sideshow arrivando a bere la bile e sfregando la faccia contro i vetri rotti.

Il fucile sul palco
Gibby Haynes dei Butthole Surfers ha portato sul palco un fucile carico… a salve. «Ma a tre metri di distanza i proiettili a salve ti possono comunque staccare la testa», dice Beaujour. «Haynes saliva sul palco, cazziava la gente perché non si era scatenata abbastanza con la Rollins Band e poi sparava sul pubblico. Roba inconcepibile al giorno d’oggi».

Nirvana headliner
Se Kurt Cobain non si fosse suicidato, i Nirvana sarebbero stati headliner del Lollapalooza 1994. «Il contratto era stato firmato», assicura Bienstock. Tuttavia, aggiunge Beaujour, «il ’94 è stata comunque la mia edizione preferita con Beastie Boys e i Breeders sul palco principale, oltre a L7, Smashing Pumpkins, Green Day».

Farrell contro i Green Day
Perry Farrell ha cercato di eliminare i Green Day dal cartellone del 1994 perché si era convinto chissà come che fossero una boy band messa insieme dalla loro etichetta discografica. «Billie Joe Armstrong era piuttosto arrabbiato perché amavano i Jane’s Addiction», racconta Beaujour. «Una delle prime cose che mi ha detto è stata: “Perry si è comportato da vero stronzo”». Non solo: due anni dopo Farrell era talmente incazzato per l’inclusione nel cast dei Metallica da lasciare il tour per protesta.

Billy Corgan «stronzo violento»
Così lo ha definito Wayne Coyne per via di come si è comportato nell’edizione 1994. «Se vedo quel tizio oggi nel backstage, mi giro dall’altra parte».

Il flop dei Sonic Youth
Nel 1995 gli headliner erano i Sonic Youth, ma non andò granché bene. «Il pubblico non era interessato a vederli e il 1995 è l’anno in cui il Lollapalooza ha registrato gli incassi più bassi». Nel libro, Thurston Moore ricorda che «la situazione era tipo gli Spinal Tap che suonano nel parco divertimenti».

Il pugno di Courtney
Nel 1996 Courtney Love ha dato un pugno a Kathleen Hanna delle Bikini Kill, un comportamento dovuto alla difficile situazione personale. «È successo non molto tempo dopo la morte di Kurt», dice Bienstock, «non avrebbe dovuto essere lì». Secondo il suo tour manager, «oggi nessuno nelle condizioni mentali in cui si trovava Courtney Love va in tournée». Qualcuno però è riuscito a spaventare persino Love, che diceva agli amici che «Sinéad O’Connor è pazza».

Arriva il nu metal
Non è stata una passeggiata per i James esibirsi prima dei Korn nel 1997. Sono stati accolti da una salva di fischi, anche se erano apprezzati dalla band nu metal. «L’arrivo dei Korn ha segnato la fine del rock alternativo e l’inizio dell’era del nu metal», dice Beaujour. «Il loro pubblico era lì solo per fare casino, era incredibilmente ostile nei confronti di tutte le altre band».

Da Rolling Stone US.