I My Chemical Romance torneranno in piena presidenza Trump: non è perfetto? | Rolling Stone Italia
Il mondo in fiamme

I My Chemical Romance torneranno in piena presidenza Trump: non è perfetto?

Nel 2025 band porterà in tour il vecchio album ‘The Black Parade’. A giudicare dai primi indizi, saranno concerti politici e catartici

I My Chemical Romance torneranno in piena presidenza Trump: non è perfetto?

I My Chemical Romance nel 2006

Foto: Matthew Simmons/WireImage/AOL Music

“Andremo avanti”, canta Gerard Way nell’album del 2006 dei My Chemical Romance The Black Parade. È un passaggio che per i fan rappresenta in sacco di cose: un appello, una promessa, un promemoria rassicurante circa il fatto che è possibile affrontare drammi personali come depressione e lutto. Da allora, temi come perdita e mortalità che caratterizzano The Black Parade non hanno smesso di ispirare gli ascoltatori. E oggi, a quasi 20 anni dalla pubblicazione, i My Chemical Romance proporranno il disco per intero in un tour che toccherà 10 città degli Stati Uniti nel 2025, l’anno in cui Donald Trump s’insedierà per il secondo mandato di presidente.

Il Long Live The Black Parade Tour dei My Chemical Romance non coincide con l’anniversario dell’album, ma partirà nel momento in cui la nazione sarà stata governata da sei mesi da un’amministrazione che potrebbe adottare politiche spaventosamente antidemocratiche. Ovviamente i My Chemical Romance non potevano prevedere i risultati delle elezioni, ma il fatto che rifacciano quel disco in concerto in un momento cruciale della storia degli Stati Uniti farà in modo che The Black Parade venga collocato in un contesto di incertezza per le sorti della democrazia americana.

Fin dalla nascita i My Chemical Romance hanno avuto un carattere politico, la loro musica nasce come reazione a un mondo in tumulto. Si sa che Gerard Way ha messo in piedi la band dopo aver visto da un molo del fiume Hudson il crollo delle Torri gemelle. Il giorno dopo ha scritto Skylines and Turnstiles. La musica dei My Chem ha esplorato a fondo l’era post 11 settembre, contraddistinta dalla guerra globale di George W. Bush e dalla disillusione di molti giovani. Recensendo The Black Parade su Rolling Stone, David Fricke scriveva che «gli adolescenti dovrebbero essere spaventati a morte. Stanno per ereditare un inferno in Terra che è più terrificante, giorno dopo giorno, di qualsiasi cosa Way riesca a immaginare».

In occasione del 20° anniversario degli attacchi terroristici e quindi anche della nascita dei My Chemical Romance, la band ha scritto su Instagram: “Oggi siamo tutti più vecchi e più saggi, ma sempre pronti a rispondere quando sentiamo la chiamata”. Ebbene: la chiamata è arrivata. Adolescenti e adulti sono spaventati e disgustati dal futuro fascistoide paventato da Trump.

Ci sono fan che hanno festeggiato online il fatto che l’annuncio del tour sia arrivato una settimana dopo la vittoria di Trump: «I My Chemical Romance vanno in letargo quando un democratico è al potere e si risvegliano, come un’antica creatura dormiente, quando percepiscono la presenza un repubblicano», ha scritto un utente su X (a band non pubblica un album da quando Barack Obama era presidente). Un altro ha postato uno screenshot dell’intervista rilasciata nel 2019 da Way al Guardian, in cui il cantante suggeriva che lo scioglimento avvenuto nel 2013 era dovuto in parte al fatto che «non erano più necessari» durante la presidenza di Obama. Il mondo, almeno quello dei Millennial fan dell’emo, ha un gran bisogno di un mezzo per veicolare rabbia e malcontento mentre ci si prepara per affrontare un criminale razzista assetato di potere che tenterà di fare a pezzi la Costituzione. Il ritorno di The Black Parade è la colonna sonora perfetta di tutto ciò.

My Chemical Romance - “Long Live": The Black Parade North American Tour

I My Chemical Romance hanno dato il via alla nuova fase con una serie di video promozionali per lanciare il tour. Nel primo, i personaggi della marching band con le loro uniformi caratteristiche, già visti nelle sequenze di Parade, sono sostituiti da militari con divise e atteggiamenti chiaramente ispirati al regime nazista. È un’immagine agghiacciante che non può non ricordare i piani di Trump di rafforzare il suo governo autoritario.

Il parallelismo tra il nuovo video dei My Chem e il futuro che Trump ha delineato per la nazione si fa ancora più chiaro nella lunga didascalia abbinata al clip: “Sono passati 17 anni da quando la Black Parade è uscita di scena. In questo lasso di tempo, è salito al potere un grande Dittatore, dando inizio alla CONCRETE AGE, un glorioso periodo di stabilità e abbondanza nella storia di DRAAG. Sua Maestà Il Grande Dittatore Immortale desidera celebrare la nostra cultura ricca e gloriosa, i cibi raffinati e gli spettacoli musicali dandovi il benvenuto a queste grandi dimostrazioni di potere e determinazione. A prestare voce e canto per la prima volta in 6246 giorni, dopo essersi vista riaccordare cerimoniosamente questo privilegio, sarà la Banda Nazionale di Sua Maestà Il Grande Immortale Dittatore… la Black Parade. Lunga vita a Draag”.

IIn un altro video quattro uomini che sembrano dittatori di vari Stati siedono di fronte a una donna che lancia un urlo da film horror. Molti fan su Reddit hanno ipotizzato che abbia a che fare con la trama al centro dell’album, ma potrebbe anche segnalare l’uscita di un disco nuovo. Altri sono giunti alla conclusione che i personaggi del video faranno parte del concerto dei My Chem, che sarà sicuramente una produzione teatrale di alto livello. Che si tratti di nuova musica o meno, l’idea di cantare “I am not afraid to keep on living” in uno stadio pieno di gente sembra più che mai catartica.

 

Non che i My Chemical Romance siano salvatori o martiri. Way lo dice chiaramente nel singolo di punta dell’album, Welcome to the Black Parade: “Sono solo un uomo, non sono un eroe, solo un ragazzo che ha dovuto cantare questa canzone”. A distanza di tanti anni, Way e i My Chemical Romance non ci salveranno dalla terrificante realtà della presidenza Trump, ma continueranno a reagire al mondo che li circonda con musica intelligente e avvincente che può fare da colonna sonora alla lotta che attende gli americani e offrire frammenti di speranza. L’ottimismo con cui nel 2007, durante l’ultimo anno dell’amministrazione Bush, Way parlava a Rolling Stone ha qualcosa di struggente oggi: «Il mondo può diventare orrendo o stupido, ma io non perdo la fede».

Da Rolling Stone US.

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