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L’attesa di Beyoncé alla convention dem è essa stessa Beyoncé

Dopo una giornata di congetture circa la sua partecipazione alla DNC, la popstar non si è esibita a Chicago, ma la sua presenza nella competizione elettorale si sta facendo comunque sentire. C’erano invece le Chicks e Pink con la figlia Willow Sage

Foto: Kevin Mazur/WireImage for Parkwood

È partito un gigantesco sigh digitale quando Yvette Noel-Schure, publicist di Beyoncé, ha smentito le voci che volevano la popstar tra i performer dell’ultima giornata dalla convention democratica. «A casa davanti alla tv, in attesa del discorso storico della vicepresidente», ha scritto Noel-Schure prima che Kamala Harris prendesse la parola a Chicago. «Concentratevi sulla vittoria e registratevi per votare. Non riportate rumors. Concentrazione».

Il post è stato visto come una risposta alle voci dilaganti su Internet secondo cui la star di Renaissance sarebbe apparsa alla convention dem. Alimentati da TMZ e da vari account X/Twitter con un gran seguito, i rumor si sono moltiplicati sui social spingendo persino gli organizzatori del Partito Democratico e gli amministratori di Chicago a prepararsi all’eventuale arrivo di Queen Bey.

«Che follia», ci ha detto ieri una fonte informata dei fatti. «La gente che lavora allo show della convention si prepara al Beyoncépalooza… Ogni volta che viene fuori l’argomento, ci rispondono “non si sa”, e succede spesso».

Gli utenti dei social hanno reagito alla mancata partecipazione da una parte con una raffica di meme e dall’altra con post seriamente tristi. «È un fallimento totale dell’intelligence americana», ha scritto ad esempio Ben Siemon, autore televisivo. «Va nominato un consulente speciale». Ne ha scritto ironicamente anche Adam Smith, vicepresidente di Citizens for Responsibility and Ethics in Washington («Citiamo in giudizio TMZ»), mentre l’account di fan Beyoncé Press ha fatto l’elenco degli eventi a cui la cantante non ha partecipato.

Alla fine alla giornata finale della convention democratica le Chicks (ex Dixie Chicks, le ricordate per la polemica con il presidente Bush Jr e la guerra in Iraq?) hanno cantato l’inno nazionale e Pink ha fatto What About Us con la figlia Willow Sage. Mercoledì si erano esibiti Stevie Wonder, John Legend con Shiela E, mentre Lil Jon era apparso a sorpresa al roll call della Georgia.

Beyoncé ha in ogni caso manifestato il suo sostegno alla vicepresidente. Freedom è stata per settimane la canzone non ufficiale della campagna Harris-Walz. All’inizio di questa settimana il team elettorale di Kamala Harris ha usato il brano in uno spot col permesso di Beyoncé. La candidata lo usa da sempre, fin da quando è salita sul palco alla sua prima apparizione pubblica dopo aver ottenuto l’appoggio di Biden.

Beyoncé è da sempre democratica. Prima delle elezioni del 2020 ha condiviso una foto in cui indossa una mascherina con su scritto Biden-Harris e il messaggio “Forza, Texas! #Vota”. Per tutto il 2020 ha sostenuto la madre Tina Knowles-Lawson negli sforzi per rendere le elezioni sicure nel periodo del Covid.

Quattro anni prima, Beyoncé e Jay-Z hanno partecipato a un comizio di Hillary Clinton nell’Ohio. «C’è stato un tempo in cui l’opinione di una donna non contava. Non importa se nera, bianca, messicana, asiatica, musulmana, istruita, povera o ricca. Se eri donna, non aveva importanza», ha detto Beyoncé in quell’occasione. «Meno di 100 anni fa le donne non avevano il diritto di voto. Guardate quanta strada abbiamo fatto, non avevamo alcuna voce in capitolo e ora siamo sul punto di fare un’altra volta la storia eleggendo la prima donna presidente».

In occasione delle presidenziali del 2012 vinte da Obama, Beyoncé ha condiviso una nota scritta a mano sul suo sito in sostegno alla rielezione del presidente. «Abbiamo prova ogni giorno del tuo cuore e del tuo carattere, che ci ispirano a dare di più», scriveva la popstar, che definiva Obama «il leader che ci porterà da dove siamo a dove dovremmo essere».

Da Rolling Stone US.

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