Prima di Natale Song to Woody era ben lungi dall’essere una delle canzoni di Bob Dylan più ascoltate in streaming e la stessa cosa si può dire di tutte quelle contenute nel debutto del 1962. A un certo punto però Song to Woody è balzata da 4000 a 55.000 stream al giorno. È solo un esempio dell’effetto Chalamet sul catalogo di Dylan.
Discografici e publisher dell’artista hanno cominciato a pensare all’impatto che un film con Timothée Chalamet avrebbe avuto sulla musica di Bob Dylan ben prima dell’inizio delle riprese di A Complete Unknown. Dice Marc Cimino, Global COO di Universal Music Publishing, che la cosa ha addirittura avuto un ruolo nella decisione di acquisire il catalogo di Dylan nel 2020 (per una somma che non è stata resa nota).
«Sapevamo che stavano progettando il film e che il catalogo avrebbe beneficiato di una pellicola con un regista di serie A e un attore emergente. Abbiamo fatto delle proieziono cercando di confrontare i ricavi che già c’erano con quelli che avremmo eventualmente ottenuto dopo un buon film, e questa cosa ha contato nel prendere la decisione».
È troppo presto per cercare di indovinare l’effetto nel lungo periodo, ma è chiaro che la scommessa è stata vinta. Da quando A Complete Unknown è uscito negli Stati Uniti il giorno di Natale, il catalogo di Dylan ha ricevuto una bella spinta grazie ai buoni giudizi della critica sul film, al successo al botteghino, al coinvolgimento della fanbase di Chalamet.
Secondo i dati condivisi da Spotify, un anno fa le canzoni di Dylan ottenevano all’incirca un milione di stream al giorno. Grazie al film, la cifra è quadruplicata e la gente che prima non ascoltava Dylan è più che raddoppiata, con una presenza maggiore di utenti di sesso femminile. «Timothée ha quel potere e la cosa non ci ha spiazzati», dice Richard Story, presidente del Commercial Music Group di Sony Music Entertainment. «È una grande opportunità».
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Timothée Chalamet. Foto: James Mangold per Rolling Stone US
Nella settimana dopo il debutto del film, le vendite digitali e fische della musica di Dylan sono raddoppiate, con in testa Bob Dylan e The Freewheelin’ Bob Dylan (i primi due album, con canzoni al centro del film) e il Greatest Hits. A beneficiarne non è stata solo Song to Woody, che è la prima canzone che Chalamet/Dylan canta nel film quando va a trovare il suo eroe Woody Guthrie in ospedale. A gennaio l’attore ha interpretato tre pezzi al Saturday Night Live, tra cui Three Angels, da New Morning. È una canzone recitata e non è certo la più nota o accessibile di Dylan, eppure il giorno dopo gli stream di Three Angels si sono impennati da 1000 a 20.000 al giorno.
Una persona vicina a Dylan spiega che far conoscere questo repertorio ai più giovani non era lo scopo. «Non guardiamo i numeri, a Bob non interessano. Come in tutte le cose che facciamo, speravamo che il film facesse conoscere la sua musica non solo alle generazioni più giovani, ma a più gente in generale, a qualcuno che magari ha solo sentito parlare di lui o ne ha letto, e poi se n’è dimenticato».
Universal Publishing ha invece cercato di portare Dylan alla Generazione Z in ogni modo. A ottobre, due mesi prima dell’uscita del film in America, sono stati pubblicato ben 65 post sui social media su Dylan tra cui una mini-storia di Like a Rolling Stone e un video di Chalamet che canta Visions of Johanna. Hanno anche cavalcato il contest di sosia dell’attore che si è tenuto a New York inviando una troupe e un cantante a suonare per strada Blowin’ in the Wind.
Il giorno della performance al SNL è passato uno spot di 30 secondi del Bob Dylan Center di Tulsa. Ha fatto registrare un aumento dei visitatori. Il direttore del museo Steven Jenkins ha notato che i nuovi arrivati sembrano interessati in particolare alle copertine originali degli album di Dylan che sono state ricreate in A Complete Unknown col volto di Chalamet. Il museo ha anche cambiato un allestimento: per strizzare l’occhio alla scena del film in cui Dylan visita la sua casa discografica e gli viene consegnata un sacco della posta piena di lettere dei fan, il museo ha esposto una collezione delle vere lettere che Dylan ha ricevuto (e non ha mai aperto). Una nuova mostra sarà inaugurata il 28 febbraio, si intitola “Stepping into the Unknown” e rende ancora più esplicito il legame col film. Ci sarà un’armonica a bocca di Woody Guthrie, alcune lettere indirizzate da Johnny Cash a Dylan, le false copertine degli album che si vedono nel film.
I più giovani, spiega Jenkins, capiscono solo visitando il museo che certe canzoni sono state scritte da Dylan. «Molti tra i visitatori più giovani sono convinti che To Make You Feel My Love sia una canzone di Adele o di Garth Brooks. È divertente assistere al momento cui dicono: ma dai, ma anche questa è sua».
Da Rolling Stone US.