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Ma gli Oasis ci arrivano a luglio 2025?

Sei domande sulla reunion. Ad esempio: perché si sono decisi a farla? Chi suonerà con Noel e Liam? Faranno un disco? E quanto dureranno assieme?

Foto: Marco Prosch/Getty Images

Perché lo fanno?

La risposta breve: gli Oasis lo fanno per denaro. Quella un po’ più lunga: lo fanno per un fottio di denaro. Se andassero in tour per un paio d’anni, Liam e Noel Gallagher potrebbero portare a casa oltre 250 milioni di euro, che è quanto guadagnato da altre star di recente grazie ai tour negli stadi. Verrebbero utili a Noel il cui divorzio da Sara MacDonald pare gli costi qualcosa come 22 milioni di euro, oltre agli 8 milioni della loro abitazione. Dietro alla decisione di dire di sì alla reunion ci potrebbero essere in realtà vari motivi, ma il costo del divorzio potrebbe essere uno dei principali. In quanto a Liam, ha detto mille volte di voler rimettere in piedi gli Oasis. Non aveva bisogno di una spintarella.

Ma quindi si parlano?

La storia degli Oasis era finita decisamente male nel 2009, quando i due sono quasi venuti alla mani nel backstage di un festival in Francia. Da allora hanno rotto i ponti e hanno iniziato a comunicare attraverso la stampa, con commenti sferzanti l’uno sull’altro. Quando l’anno scorso Rolling gli ha chiesto di una possibile reunion, Noel ha risposto che non si parlava col fratello. «Gli piace dipingersi come il Gatto con gli stivali di Shrek, con quei grandi occhioni del cazzo pieni lacrime: “Voglio farlo per voi fan, vi amo”. E allora chiamami, cazzo. Ma non mi ha chiamato. E finché non lo fa, non si va da nessuna parte».

Si sono quindi parlati? La reunion è stata messa a punto da manager e avvocati? Si parleranno prima delle prove? E alle prove? Sarà una situazione tipo Van Halen o Journey in cui i musicisti vanno in tour assieme anche se si detestano e non si frequentano già dal palco? O è come per i Black Crowes, altra band con due fratelli litigiosi, che si sono messi lì e hanno appianato i problemi? Vedremo.

Chi suonerà la chitarra?

Paul “Bonehead” Arthurs è stato il chitarrista degli Oasis da quando sono nati fino al 1999. È stato rimpiazzato per una decina d’anni fino al 2009 da Gem Archer. Bonehead copre il ruolo nella band di Liam, Archer fa parte degli High Flying Birds di Noel. Il ruolo del chitarrista potrebbe essere (stato) al centro di una negoziazione piuttosto delicata in vista del tour. I fan degli Oasis sono affezionati a Bonehead perché fa parte della formazione storica, ma Archer vanta una maggiore familiarità col catalogo. Quando Springsteen ha rimesso in piedi la E Street Band nel 1999 ha risolto un dilemma simile chiamando sia Steve Van Zandt che Nils Lofgren, che avevano suonato la chitarra in due diverse fasi del gruppo. Ma gli Oasis hanno bisogno i tre chitarristi (contando ovviamente Noel)? Come sarebbe il suono? È una domanda spinosa e non ci sono risposte facili.

Chi sarà il batterista?

Nell’arco di quasi due decenni si sono avvicendati negli Oasis molti batteristi. Hanno iniziato con Tony McCarroll, che se n’è andato nel 1995 e ha fatto causa al gruppo per una questione di royalties. Noel ha detto che molto semplicemente non era sufficientemente bravo. Difficile quindi che scelgano lui. Andy “Whitey” White ha suonato con loro dal 1995 al 2004, quando gli è stato chiesto di andarsene per motivi mai chiariti fino in fondo. È stato rimpiazzato da Zak Starkey, che però ha mollato nel 2008 per tornare a suonare con gli Who. Nell’ultima line-up il batterista era Chris Sharrock. Molti fan vorrebbero White, ma Sharrock è il batterista degli High Flying Birds di Noel e quindi è la scelta più probabile. Scommettiamo che sarà lui il batterista?

Quanto dureranno questa volta?

Ci sono vari tipi di mega-band che si rimettono assieme. I Pink Floyd sono riusciti a sopportarsi solo per i 24 minuti dell’esibizione al Live 8 del 2005. I Led Zeppelin sono stati in grado di fare un concerto intero nel 2007 prima che Robert Plant mollasse quando si stava parlando di andare in tour. I Guns N’ Roses, invece, dopo la reunion del 2016 non hanno mai sostanzialmente smesso (guadagnando una fortuna). Gli Oasis potrebbero fare il tour del 2025 (hanno annunciato le date europee e la volontà di farne altre dopo l’estate, ma fuori dall’Europa, ndr) e mollare tutto con un bel gruzzoletto. Oppure andare avanti per un altro anno. O ancora, fare come i Pixies e non mollare più. È probabile che oggi non lo sappiano neanche loro.

Faranno un disco nuovo?

La maggior parte dei grandi gruppi che si rimettono assieme non si scomodano a fare un album nuovo oppure come i Guns N’ Roses lo annunciano all’infinito senza mai pubblicarlo. Di certo gli Oasis non hanno bisogno di nuove canzoni per vendere i biglietti. Hanno classici a sufficienza per riempire gli stadi da oggi alla fine dei tempi. Ma Noel Gallagher è un autore prolifico e potrebbe non andargli giù l’idea di trasformare gli Oasis in una macchina da nostalgia. Se così fosse, potremmo sentire il primo album del gruppo da Dig Out Your Soul del 2008. Fino a pochi mesi fa era semplicemente inimmaginabile, così come era difficile prevedere il tour che hanno appena annunciato. Ma ci crederemo solo quando li vedremo salire sul palco assieme la prima sera.

Da Rolling Stone US.

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