Nel 2022 Milton Nascimento s’è ritirato dalle scene con un tour d’addio. Era logico pensare che lì sarebbe finita anche l’attività dell’allora ottantenne leggenda della musica brasiliana.
Stiamo parlando d’un musicista che ha cambiato il corso della latin music con un suono nostalgico, dai toni quasi mistici, che attingeva in parte dalla tradizione afro-brasiliana, in parte dalla psichedelia beatlesiana e in parte dalla purezza del folk sudamericano. Ascoltare per credere il classico Clube da Esquina del 1972, che non è che uno dei tanti capolavori che Nascimento ha pubblicato tra la fine dei ’60 e i ’90 (per i neofiti, anche Journey to Dawn del 1979, che è cantato in lingua inglese, rappresenta un eccellente punto di partenza per esplorare la sua discografia).
Poco prima della fine del tour d’addio il figlio di Nascimento ha chiesto alla prodigiosa jazzista (e non solo) Esperanza Spalding di produrre un album del padre. Spalding non solo ne conosce la musica dai tempi in cui studiava al Berklee College of Music, ma ne è stata parecchio influenzata. Senza pensarci due volte, è volata a Rio e ha sistemato l’attrezzatura per registrare nella stanza preferita da Nascimento, quella in cui l’artista, 82 anni a ottobre, ama guardare le soap brasiliane.
Il risultato della loro collaborazione è Milton + esperanza (il secondo nome è scritto così, con la e minuscola), un disco straordinariamente impressionistico che mette assieme la rielaborazione di classici di Nascimento, nuovi pezzi scritti da Spalding, interludi e un paio di cover intriganti, ovvero A Day in the Life dei Beatles e Earth Song di Michael Jackson. Ad accompagnarli ci sono la band di Spalding e guest star come Paul Simon e Dianne Reeves.
«Nessuno può affermare d’avere una comprensione perfetta del mondo di un’altra persona», dice Spalding su Zoom quando le si chiede del suo legame col mondo di Nascimento. «Il punto forse è che riconosci una verità in quel mondo lì, una verità che senti anche tua».
«La mia musica affonda le radici nell’infanzia, nei viaggi, nelle amicizie», aggiunge Nascimento, che Spalding guarda con adorazione. «Il mio cuore batte forte ed è così che nascono le canzoni».
Non è previsto che la coppia porti il disco in tour (si sono esibiti in un concertino casalingo per Tiny Desk di NPR, vedi sopra, ndr), ma la verve con cui Spalding aggiunge nuove sfumature a classici come Cais e Outubro potrebbe contribuire a far rinascere l’interesse per il lavoro di Nascimento al di fuori del Brasile, dov’è considerato una sorta di eroe nazionale.
«Alla fine ho solo cercato di fare un buon disco con un amico, che per me è anche una musa», dice Spalding. «Avevo tante canzoni scritte negli ultimi 15 anni ispirate da Milton, non è stato difficile trovarne qualcuna che non avevo mai registrato».
Da Rolling Stone US.