«Quando si faceva era irriconoscibile»: Maya Henry parla per la prima volta di Liam Payne | Rolling Stone Italia
Amore e dipendenza

«Quando si faceva era irriconoscibile»: Maya Henry parla per la prima volta di Liam Payne

L’ex fidanzata del cantante morto a ottobre a Buenos Aires rompe il silenzio e scrive: «Lo amavo a tal punto da convincermi di poter aggiustare le cose, pensavo che se avessi resistito un altro po’ sarebbe cambiato. Non è mai successo, ma non lo biasimo per i suoi problemi»

«Quando si faceva era irriconoscibile»: Maya Henry parla per la prima volta di Liam Payne

Liam Payne e Maya Henry nel 2020

Foto: Dan/Will/MEGA/GC Images

La storia tra la modella Maya Henry e Liam Payne, l’ex One Direction morto a ottobre a Buenos Aires, è stata decisamente tumultuosa. Hanno rivelato la loro storia d’amore ad agosto del 2019, lui le ha chiesto di sposarsi a novembre, si sono lasciati a maggio 2022. Henry ha romanzato la sua esperienza nel libro Looking Forward. Racconta la storia di una modella chiamata Mallory e di un ex membro di una boy band di nome Oliver Smith che si droga, la tradisce, è violento, minaccia di suicidarsi nel caso la donna lo lasci. Mallory trova il coraggio di andarsene quando Oliver sniffa di fronte alla madre e alla nonna di lei (secondo una fonte vicina a Maya Henry si tratta di scene basate sulla vita reale della coppia).

Una settimana prima della morte di Payne, Henry lo ha accusato su TikTok di avere tormentato lei, la sua famiglia e i suoi amici. Pochi giorni dopo l’avvocato della donna ha spedito al cantante una diffida secondo la quale Payne avrebbe fatto girare senza il suo consenso delle foto spinte di Henry scattate quand’erano assieme. Finora Maya Henry non aveva rilasciato alcun commento pubblico dopo morte di Payne. Lo fa adesso, scrivendo queste righe per Rolling Stone US.

Lo amavo tanto. Ad allontanarci sono stati in principio droga e dipendenza. Se siete state con un tossicodipendente, sapete quant’è difficile. Lo amavo davvero, ma mi ha ferita in modi che non capirò mai del tutto e ha continuato a ferirmi per anni dopo che ci siamo lasciati. Quando si faceva era irriconoscibile, una persona completamente diversa. Ogni volta speravo che questo o quell’incidente rappresentasse un campanello d’allarme in grado di convincerlo a farsi aiutare. Non è mai successo.

Ho cercato di esserci per lui. Lo amavo a tal punto da convincermi di poter aggiustare le cose, pensavo che se avessi resistito un altro po’ lui sarebbe cambiato. Mi sono ficcata in situazioni rischiose, ignorando tutti i segnali di pericolo pur di non rinunciare a lui. Mi sono lasciata convincere che l’amore poteva essere più forte della dipendenza, che se avessi resistito abbastanza, se mi fossi sacrificata abbastanza, lui avrebbe capito quanto ci tenevo e avrebbe finalmente imboccato un’altra strada. Ma non è così che funzionano le dipendenze. Cercavo di salvarlo, ma in realtà stavo sprofondando nel tentativo di farlo.

Sapevo che dentro di lui infuriava una battaglia, sapevo che lottava con lati della sua personalità che non era pronto ad affrontare, anche in relazione alla nostra storia. Ho visto i segnali, ho percepito la distanza. Alla fine non sono stati solo i tradimenti e le dipendenze a dividerci, ma anche la consapevolezza di aver passato anni impegnandomi in una relazione che non è mai stata come credevo. Ma non lo biasimo per i suoi problemi.

Gli sono stata accanto nei momenti più bui, nel caos, nel dolore, in situazioni che mi hanno devastata in modi che non riesco nemmeno a spiegare. E quand’è tutto finito, è rimasto solo il vuoto. L’amore che avevo dato, i sacrifici che avevo fatto non erano bastati, non potevano bastare. Non avevo solo il cuore a pezzi, mi sentivo defraudata, come succede a molte donne nella mia situazione. So che non è stata colpa mia o di qualcosa che ho fatto. Aveva problemi che non potevo controllare. E alla fine ho dovuto scegliere me stessa. Ho dovuto allontanarmi, anche se è stato doloroso. Se fossi rimasta nel suo mondo, mi sarei persa.

La cosa che fa più male adesso, anche dopo la sua morte, è che le conseguenze delle sue azioni continuano a manifestarsi. Dopo aver scoperto che, a mia insaputa e senza il mio consenso, ha fatto girare foto scattate durante il nostro fidanzamento, mi trovo nella difficile situazione di elaborare il lutto per una persona a cui tenevo tantissimo e che allo stesso tempo mi ha causato grande dolore.

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