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Sanremo 2021 non è bello, piace

Ci aspettavamo l'edizione festa-di-paese più grande che c'è, un rito nazional-popolare di liberazione dal Covid. E invece è stato annunciato il festival più indie di sempre. Sarà comunque divertente?

Sanremo 2021 non è bello, piace

Foto: Daniele Venturelli/Getty Images

Ieri sera, con modalità stillicidio, Amadeus ha finalmente rivelato i 26 nomi dei BIG di Sanremo, che poi ora si chiamano Campioni. A piccoli gruppi, dalle ore 21 a (quasi) l’1 di notte, facendo incazzare anche Bruno Vespa: «La trasmissione che viene prima di noi dev’esser stata molto importante», ha detto stizzito all’inizio di Porta a Porta.

Sì, Bruno, confermiamo. La trasmissione che veniva prima di te era molto importante. Mai come in quest’anno infausto infatti si aspettavano i nomi di Sanremo. Giusto il Festival ci resta, dopo che ci hanno tolto pure il pranzo di Natale con i parenti. E quindi eccoli qua i nomi di quella che è stata definita l’edizione più indie di sempre. Perché indie? Per i Coma_Cose, per La Rappresentante di Lista, per Fulminacci, per Willie Peyote, per Dimartino e Colapesce, per gli Extraliscio con Toffolo dei TARM. Insomma, Amadeus ha svecchiato. E dopo la figuraccia dell’anno scorso – sì, quella delle donne che devono stare un passo indietro – Amadeus ha anche portato in gara 10 cantanti donne. Quasi la metà, incredibile! Da Malika a Noemi da Annalisa a Francesca Michielin, cliccate qui per il cast completo.

Ad ogni modo, Sanremo è giovane. Finalmente! Siamo stati anni a lamentarci che ci fossero sempre gli stessi matusa. Ma allora perché qualcosa non torna? Perché sentiamo nello stomaco che c’è qualcosa che non va?

Forse perché questo, più che Sanremo, è un festival estivo milanese. Un festival a cui andiamo molto, molto volentieri. Ma che commentiamo sicuramente con meno furore. Che vuoi dire a questo cast? Niente, va bene. È contemporaneo, fresco. Ma noi Sanremo lo guardavamo perché era Sanremo, mica perché era figo. Dov’è Toto Cotugno? Dove sono i Matia Bazar con la cantante nuova di pacca? Masini? Al Bano?

Ma più in generale, dove sono i BIG? Quelli che quando sono annunciati mia mamma non dice «chi???». Dopo la pandemia, che ha azzerato il mercato discografico, ci aspettavamo che qualche nomone della musica italiana avrebbe fatto un giro, anche solo per inscenare un rituale di liberazione collettivo post Covid. Forse ci andranno come superospiti, boh. Fedez, che è uno che ci vede lungo, l’ha capito: «In quest’epoca che ci ha derubati della musica dal vivo Sanremo rappresenta non solo il palco più importante di Italia, ma anche l’unico». Esatto. Gli altri che faranno? Eh, bella domanda. Forse proprio il 2021 poteva essere l’anno per fare l’edizione-festa-di-paese più grande che c’è. La ricorderemo invece per quella in cui tutti vogliono diventare nazional-popolari. Fortuna che ci è rimasto The Voice Senior, e lì sì che c’è Al Bano.

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