Quattro finalisti si contenderanno questa sera la vittoria di X Factor 2024, due solisti e due gruppi. Chi sono i favoriti? E chi meriterebbe di vincere? Tra i favoriti, secondo i bookmaker, spiccano i Patagarri e Lorenzo Salvetti. La quota dei primi, che sono in testa per tutti i principali operatori di scommesse (sì, anche X Factor è diventato terreno fertile per gli scommettitori), è 2 (minore è la quota, maggiore è la probabilità che vincano). Lorenzo Salvetti è stabile (4) e indicato in buona sostanza come principale competitor. Per Mimì, invece, le speranze si affievoliscono: le sue quote sono passate da 3,50 a 6. Les Votives sono dati a 5.
Meno combattuta la sfida tra i giudici. Achille Lauro, con tre concorrenti in gara, è il superfavorito, mentre Manuel Agnelli ha solo Mimì per provare a conquistare, per la prima volta, l’obiettivo più alto per un giudice del live show di Sky. Jake La Furia e Paola Iezzi saranno soltanto spettatori, non avendo più concorrenti in gara. Ma i valori dei bookmaker rispecchiano anche i valori artistici? No, proviamo a spiegarvi perché.
Les Votives
Il trio milanese ha mostrato talento e solidità sul palco, con un sound che richiama influenze glam e alt rock (loro lo chiamano chic rock). Nonostante qualche esitazione in brani come Almeno tu nell’universo di Mia Martini (e in generale nei pezzi in italiano), hanno saputo riprendersi con esibizioni più congeniali al loro stile come Crazy dei Gnarls Barkley o You Know I’m No Good di Amy Winehouse. La presenza scenica, la maturità, la compattezza, il groove personale, la voce versatile del cantante e un inedito come Monster li rendono già pronti ad affrontare il mercato discografico. Dei Måneskin in potenza, con venature dark. Meritano di vincere.
Mimì
La 17enne di Usmate Velate ha incantato il pubblico con la sua voce potente e profonda. L’interpretazione di Strange Fruit di Billie Holiday ha dimostrato che a volte il talento non conosce la carta d’identità. In più ha saputo mettere in luce la capacità di trasmettere emozioni, nonostante un vissuto ancora acerbo. E rispetto a Les Votives, è credibile sia in inglese che in italiano. Come in Mi sei scoppiato dentro il cuore, dove ha superato la prova del fuoco di Mina incassando applausi a scena aperta. Qualche dubbio, però, sorge sul percorso che sembra tracciato dall’inedito scritto per lei da Madame: perfetto per battere cassa da subito, ma alla lunga potrebbe snaturarla un po’. Se però trova la sua strada è un crack.
Lorenzo Salvetti
Il giovanissimo cantautore, anche lui 17 anni, presentato come «il piccolo Cocciante» ha mostrato una crescita costante durante il programma, che però non appare ancora completata. La sua interpretazione di Questo piccolo grande amore di Baglioni, per esempio, hanno fatto emergere tutti i limiti di un ragazzo passato dalla cameretta alla tv. Il suo giudice è stato furbo (o paraculo?) ad assegnargli quasi sempre grandi classici in italiano per occultare qualche mancanza tecnica con l’empatia, aspetto che in Lorenzo è il vero valore aggiunto. Lui, però, non dovrà certo cantare a chi oggi è over 60. Infatti il suo inedito, Mille concerti, è la perfetta hit per ragazzi della Gen Z dal cuore infranto. È un cantautore e, come ogni cantautore, canta quello che vive. Ecco perché ha solo bisogno di vivere ancora qualche anno.
I Patagarri
Il gruppo ha dimostrato una versatilità eccezionale, spaziando tra generi e stili con naturalezza. Lo ha mostrato nella reinterpretazione di Stayin’ Alive dei Bee Gees, smontata e ricostruita con elementi di jazz, blues e boogie woogie, per un’esibizione eclettica e imprevedibile. Questa capacità di rielaborare brani iconici, mantenendo la loro identità, ha reso la band una delle più interessanti del programma. Però, c’è un però. Un conto è essere l’eccezione dentro uno stagno come X Factor, un altro navigare in mare aperto dove il pubblico te lo devi andare a cercare affrontando le tempeste. L’inedito Caravan è un buon biglietto da visita per unire Goran Bregović e Sfera Ebbasta, ma hanno già confessato che è l’unico brano inedito con quelle caratteristiche (con lo zampino di Lauro?). Basterà? Certo, da favoriti potrebbero contare su un contratto e il supporto di una major, ma le incognite sembrano più grandi delle certezze. Nonostante tutto, sempre viva la trapz!