«Succhiasangue, mi hai dissanguato come un dannato vampiro». Non una battuta dal capolavoro di Leslie Nielsen, Dracula, morto e contento (1995), ma il ritornello di Vampire, singolo di Olivia Rodrigo, primo estratto dal nuovo, attesissimo disco, Guts.
Una canzone che sta performando bene nelle classifiche, ma che performa bene anche nelle pagine di gossip e pop culture. Tutto si è riacceso con una domanda fatta da una giornalista del Guardian a Olivia: «Molti fan credono che questo pezzo parli di Taylor Swift. Cosa ci dici?». Lei risponde così: «Come posso rispondere a questa domanda? Voglio dire, non voglio mai dire di chi parlano le mie canzoni. Non l’ho mai fatto prima e probabilmente non lo farò mai. Penso che sia meglio non incasellare una canzone in modo che parli di una sola cosa (ride nervosamente, ride spesso nervosamente). Sono rimasta molto sorpresa quando la gente l’ha pensato».
Molto sorpresa? Mmm. Negli ultimi due anni Taylor Swift e Olivia Rodrigo sono passate dall’amicizia sbandierata sui social alle risate nervose nelle interviste. Dai regalini pubblicati su Instagram al nulla. Come? La storia è lunga, e c’entrano anche i crediti di alcune canzoni. Andiamo con ordine.
È gennaio 2021 quando esce Drivers License, primo singolo di Olivia. Un singolone, LA ballad di quell’anno. Dentro quel pezzo c’è tantissimo di TS, soprattutto nel testo, pieno di quei dettagli narrativi che piacciono tanto a chi ascolta Swift.
Tutto benissimo, oltre le aspettative: il pezzo ha un successo incredibile, e a un certo punto si piazza su iTunes alla terza posizione, sopra di lei due canzoni di Taylor Swift. Per Olivia è un sogno: «Accanto a Taylor nella classifica US, sto piangendo di gioia». Taylor risponde: «That’s My Baby. Fiera di te». Sembra l’inizio di un telefilm per ragazze in onda su Italia 1, d’estate.
Le dichiarazioni d’amore continuano: «Amo Taylor da quando ho 5 anni. Penso sia la migliore cantautrice di tutti i tempi (beata gioventù, ndr), è una continua fonte di ispirazione». E poi le due si scambiano bigliettini scritti a mano, fanno foto insieme, Taylor regala a Olivia un anello perché «ha detto che ne indossava uno identico a quando ha scritto Red». Picco glicemico.
Le prime beghe però arrivano quando si parla di soldi (ma va?): nel caso specifico quando fu deciso, dopo l’uscita del disco Sour, che all’interno dell’album ci fossero diverse interpolazioni. L’interpolazione non è una malattia ma la «ricreazione di elementi già sentiti in un’altra canzone. Non il suo inserimento diretto, come avviene nel campionamento. È un qualcosa che viene in un certo senso rielaborato».
Risultato: Taylor e altri due autori, Hailey Williams e Josh Farro vengono inseriti retroattivamente nei crediti delle canzoni a cui Olivia si è ispirata. Williams e Farro hanno per l’influenza che Misery Business dei Paramore (2007) ha avuto su good 4 you. Taylor Swift per quella che la sua Cruel Summer ha avuto su Déjà vu. Con lei pure Jack Antonoff.
Questo cosa vuol dire? Dividere la torta. Ma dividerla a giochi fatti, quando presumibilmente qualcuno che ha studiato legge bussa alla tua porta. Una questione comunque risolta dietro le quinte, senza dichiarazioni dirette degli interessati. Roba che, se scrivi canzoni, metti in conto possa succedere. E a due amiche?
Olivia, che aveva già in principio attribuito a Swift e Antonoff i crediti per il brano 1 step forward, 3 steps back (questa volta l’ispirazione è New Year’s Day di TS), ha dichiarato al Time che è stato frustrante vedere le persone mettere in dubbio le sue capacità di songwriter. Per la serie «nessuno si inventa niente», e siamo tutti d’accordo. Il drama le sarebbe però servito come «lezione di business». Pure a noi: alzi la mano chi sapeva cosa fosse un’interpolazione. Tutto questo, chiaramente, ha portato Olivia Rodrigo a dover rinunciare a milioni di proventi da royalties di in favore di Swift, Hayley Williams, Jack Antonoff e altri.
Tutto tace fino ai Grammy 2023, dove le due vengono messe a sedere vicine. Nessuna interazione: neanche mezzo selfie. Taylor non ha però perso occasione di scattarsi diverse foto insieme a Sabrina Carpenter, cantautrice americana (se siete in mood “guido la macchina con il braccio fuori vi consigliamo la sua Fast Times), e non ci sarebbe niente di male se non fosse che è molto probabilmente lei la persona citata in Drivers License come nuova crush del suo ex.
Nel singolo si parla probabilmente del rapporto tra Rodrigo e Joshua Bassett, attore conosciuto sul set di High School Musical: The Musical – The Series. I due erano spesso insieme anche nella vita reale, e chi vuole intendere intenda.
Poi esce Drivers License, appunto, in cui Olivia canta di una relazione finita con un ragazzo che l’ha aiutata a prendere la patente. Nel pezzo si fa riferimento a una ragazza bionda più grande, che l’ha sempre fatta dubitare e sentire insicura. Ma chi è questa ragazza bionda? Sabrina, che tirata in ballo dopo poche settimane risponde con il brano Skin: «Maybe we could have been friends If I met you in another life Maybe then we could pretend There’s no gravity in the words we write Maybe you didn’t mean it Maybe “blonde” was the only rhyme».
Qui arriva una nuova mossa di Taylor: scegliere Sabrina Carpenter per aprire il suo The Eras Tour, definendola una sweet angel princess. Tour a cui Olivia non ha però ancora partecipato, neanche come spettatrice: «Ci andrò più avanti». Poche ore fa, però, in una nuova intervista con Interview, Olivia ha definito i concerti di Taylor come «il tour dei tour». Tornato il sereno? Intanto, tra le due (forse) litiganti, la terza (Sabrina) gode. In attesa di Guts, che esce tra pochissimo, consigliamo alle tre di farsi una bella telefonata riparatrice.