Ci siamo, Tormentonia ha riaperto i battenti: l’Italia esultante può fare la sua indigestione estiva di canzoni tropical-cafonazze, e centinaia di posti di lavoro ITALIANI sono salvi. C’era stata preoccupazione tra i discografici e gli istruttori di aquagym, che a maggio erano pronti a pressioni sul Governo per un Decreto Salvaboiate. Ma con un respiro di sollievo, i più importanti brand della canzone chiringuita stanno scendendo in campo, per rifornire la nazione della sua (over)dose di accattivanti hit dell’estate. Ce le regalano i Re Mida del nostro pop, i producers più vincenti e mitici, e sono tutte fresche e originali, tutte irresistibili e azzeccatissime – e se non lo pensate siete snob e radical chic, quindi fatevele piacere (anche perché vi verranno a prendere a casa. Le canzoni, intendiamo. Per ora).
Lo scontro ad alto livello è già iniziato, anche se uno dei big forse è uscito troppo presto e con troppe allusioni all’antipatica quarantena (J-Ax, Una voglia assurda, che diguazza appunto attorno alla quarantenesima posizione), e poche concessioni a quello che gli ITALIANI apprezzano veramente in una canzone così come in un leader politico: la promessa di una vita despacita da miliardari in un Paese possibilmente dominato da una dittatura stilosamente centramericana.
Con forse migliore tempismo sono scese in campo le tre grandi rivali degli ultimi anni: Alessandra Amoroso con Boomdabash, che hanno di nuovo giurato fedeltà alla pro-loco assicurando che a Lecce si balla e si fa il Karaoke; Baby K che in Non mi basta più, in joint venture con i brand Chiara Ferragni e Pantene invita a ballare lento su un tetto come bandiere al vento (bandiere che confidiamo siano rigorosamente ITALIANE). Ma da oggi davvero non si scherza più, i due Re Mida Takagi & Ketra tornano con la queen Giusy Ferreri, affiancata dall’altrettanto queenissima Elettra Lamborghini, la cassiera e la milionaria, così simili, così ITALIANE. Come dice l’impeccabile comunicato stampa, La isla, dal titolo fresco, originale e azzeccatissimo, è “un inno all’estate, alla leggerezza e alle good vibes”, “un brano libero e iconico costruito sulle note trascinanti di una salsa pop-urban” e sfodera “emozioni irresistibili racchiuse nell’indelebile ritornello “Tu mi fai cantare, ti giuro non ho più bisogno di niente”.
Su questo ci permettiamo di eccepire: le hit estive di questa fase storica appiccicano, ma non sono indelebili: la differenza con le loro antenate nobili (da Sapore di sale ad Abbronzatissima a Vamos a la playa) è che quelle sono ancora ascoltabili mille anni dopo, mentre dopo due anni le fresche e azzeccatissime hit finto-portoricane dei nostri Re Mida prendono la strada del Pacific Trash Vortex (noto anche come grande chiazza di immondizia del Pacifico).
Musicalmente La isla si abbarbica, con irresistibile freschezza, a Let’s Get Loud di Jennifer Lopez, grande classico delle lezioni di zumba, in modo da solleticare i neurorecettori dei boomer, golosi consumatori di canzoni repellenti. In ogni hit estiva ITALIANA la voglia di Tropici e trasgressioncina è affidata alla fresca e azzeccatissima citazione di un cocktail, e in questo caso è il mojito (Baby K ne sceglie un altro, nella iconica frase “Dolceamaro Curacao, già mi avevi al primo ciao”). L’altrettanto indispensabile e originale ammicco ai social media e alle loro good vibes si esprime nella azzeccatissima frase “Ti ho scritto tutto in un messaggio e non lo invio” (versus “Mi tuffo mentre mi cerchi nelle app” della Bambina Kappa). La rivendicazione queenistica esplode irresistibile in “Io fatta così, in amore sincera / Parigi Dakar, corro per la frontiera”. Ma il momento lirico più iconico è certamente “La felicità è come un’altalena decidi tu quando scendere”, nel quale è facile ipotizzare un irresistibile richiamo alla filosofia gnostica.
In ogni caso, l’intera operazione santamente ITALIANA testimonia un azzeccatissimo incontro tra il brand Giusy e il brand Lamborghini: entrambe portano la loro fresca e iconica credibilità a questa canzone (poi, ognuno può credere alla credibilità che vuole). Ma lungi da noi essere snob, viva le due queen e i loro papi e le good vibes. Tra l’altro, c’è un passaggio del loro pezzo che troviamo più azzeccatissimo di tutti: la frase “un attimo con te mi sembra infinito”. Abbiamo precisamente questa sensazione già dopo otto secondi di canzone.