«C’è chi sogna fama. Chi ricchezza. Chi potere. Io vivo nell’unico sogno che ho sempre desiderato: amare l’uomo che mi ama!». Ad aver scritto questa frase non è una Carrie Bradshaw qualunque, ma Heather Parisi. Sì, sì, quella Heather Parisi, quella che la formica, invece non cicale mica. Quella che è – forse – una delle ultime vere rockstar che lo showbiz italico ha saputo tirare fuori. E non venitemi a dire che la Parisi cantava solo siglette. Lo so anch’io che non è una degli AC/DC e non milita tra le file dei Kiss, ma la sua attitudine è meravigliosamente, straordinariamente rock.
Anche quella frase sdolcinata, che ho usato come incipit per questo articolo, assume un altro valore se, a scriverla, è Heather Parisi. Perché? Perché Heather se ne fotte alla grande. Nel senso più positivo del termine. A Heather non frega niente di piacere, di tenere per sé la sua felicità, di essere politically correct, di fare endorsement al politico di turno o al direttore di rete del momento. Heather non vuole essere la prima della classe, perché è una fuoriclasse. Tanto per intenderci, se ha una cosa da dire, la dice. Senza mezzi termini. E lo fa perché non deve dimostrare niente a nessuno. O meglio, quello che doveva dimostrare l’ha già dimostrato ampiamente.
Il talento ce l’ha, non a caso è passata dal cubo di una discoteca (così vuole la leggenda) a fare spaccate davanti a milioni di italiani nel mitologico (quanto indimenticato) sabato sera di Rai1. Quello che era davvero Fantastico con un Pippo Baudo in stato di grazia. Di acqua sotto i ponti ne è passata, ma la vera Heather, quella che ora vive a Hong Kong, è diventata, forse, la parte migliore di noi. Di quell’Italia che vuole avere un respiro internazionale per non restare invischiata nella sticky situation che non va né su né giù del provincialismo più bieco. È come se Heather fosse il nostro personalissimo campanello d’allarme. Un campanello vigile che non le manda a dire, una sorta di vendicatrice a suon di cinguettii. Una che, quando la maggior parte della stampa del Belpaese ha messo sul rogo Asia Argento, ha difeso l’attrice estromessa da X Factor definendola una vittima e sottolineando quanto, se fosse stata italiana, si sarebbe vergognata del giornalismo che ci rappresenta. Heather l’inarrestabile, se la prende con Feltri quando afferma che il sesso orale presuppone un reciproco consenso. E con Mughini quando, sull’accusa di presunta violenza sessuale da parte di Cristiano Ronaldo, definisce la questione «un rapporto sessuale non consenziente».
Per Vittorio Feltri a Domenica In, non esiste violenza sessuale se c’è sesso orale perché “Il sesso orale presuppone un consenso reciproco, altrimenti diventa un esercizio impossibile”.
Spiegalo ai bimbi vittime di abusi sessuali, MORON! H*#heatherparisi #MeToo— Heather Parisi (@heather_parisi) 18 settembre 2018
Non finisce qui: Parisi mette sulla graticola anche una certa tv, asserendo che, quando si trova davanti a un reality show, sente – fisicamente! – il suo Q.I. abbassarsi. Quindi, visto che lei tiene al suo Q. I., cambia canale (tema più che mai attuale viste le ultime vicende dell’Isola dei Famosi). Che dire, poi, dei rimbrotti (sempre a suon di tweet) rivolti a Matteo Salvini sull’eccesso di italianismo, quando il Ministro dell’Interno ha attribuito la celeberrima Cicale a un’altra showgirl. Sì, esatto, a quella showgirl, la Nemicamatissima. Che poi, a pensarci bene, forse quell’”amatissima” non è che ci stia proprio bene, eh. La faida tra Heather Parisi e Lorella Cuccarini (e chi se no?) è talmente accesa da far sembrare Bette Davis e Joan Croawford due educande, roba che le liti tra Krystle Carrington e Alexis Colby di Dynasty, in confronto, erano una passeggiata di salute. Il terreno di sfida è Twitter: se la più amata (da una parte) degli italiani augura alla Parisi di far pace con sé stessa, Heather si riprende mentre finge di picchiarsi e alza il dito medio. La Cuccarini afferma quanto sia sacrosanto bloccare i migranti o che ci sono più uomini ai vertici perché più predisposti? Da Crilù arrivano frasi su ballerine sovraniste.
Ci sono, in ordine rigorosamente di importanza, ballerine d’étoile, ballerine soliste e ballerine di fila e, da oggi, anche ballerine sovraniste. O forse no, solo sovraniste. H* #heatherparisi #sovranismo
— Heather Parisi (@heather_parisi) 17 gennaio 2019
La Lorella nazionale si riferisce a una persona (e chi sarà mai?) che twitta da paradisi fiscali? Heather nota «con dispiacere che per qualcuna (e chi sarà mai?) democrazia significa “l’ignoranza mia vale quanto la conoscenza tua”. A costei dico, Hong Kong non è nella lista dei paradisi fiscali del ministero dell’economia e un americano, ovunque viva paga sempre le tasse in USA. Ah saperlo? Ora lo sai».
Noto con dispiacere che per qualcuna, democrazia significa “l’ignoranza mia vale quanto la conoscenza tua”. A costei dico, HK non è nella lista dei paradisi fiscali del ministero dell’economia e un americano, ovunque viva, paga sempre le tasse in USA. Ah saperlo? Ora lo sai! H*
— Heather Parisi (@heather_parisi) 19 gennaio 2019
Insomma, tra le due non corre per niente buon sangue. A questo si aggiunge la gaffe della Cucca dalla Gruber: se n’è uscita dicendo che «in Italia non si votava da 10 anni». Ecco, puntuale, il tweet di Heather: «E così dopo la ballerina sovranista, la ballerina ‘Maître à penser’. In verità sempre più ‘Maître’ e sempre meno ‘pensere’».
E così dopo la ballerina sovranista, la ballerina “Maître à pensere”. In verità sempre più “Maître” e sempre meno “pensere”. H* #heatherparisi #laqualunque #ottoemezzo
— Heather Parisi (@heather_parisi) 5 marzo 2019
Per non parlare, poi, di quando (qualche anno fa) la Cuccarini si è auto-demolita come icona gay ed è stata travolta da fischi al Muccassassina, dopo le dichiarazioni su matrimoni tra persone dello stesso sesso e adozioni omosex. Di tutt’altro parere, ovviamente, la Disco bambina che, sullo stesso palco, è stata (qualche tempo più tardi) osannata. Una storia infinita che probabilmente avrà altri capitoli da scrivere, anche perché recentemente la Cuccarini – raddrizzando poi il tiro in un’intervista al Corriere della Sera – ha parlato (dal programma della Balivo) di una tv tutta italiana, mentre pochi giorni prima Parisi smantellava l’idea di una legge sull’obbligo di passare il 30% di musica tricolore in radio. Ed è proprio qui il punto che ha portato Heather a essere la parte migliore di noi. Le frecciatine verso la Cuccarini (come quelle verso Salvini, Mughini, Feltri, ecc.) sono solo un pretesto per prendere una posizione netta. Heather vuole svegliarci, invitarci a uscire da un provincialismo duro a morire. Heather ha il coraggio di dissentire, di dire cose per le quali – soprattutto in questo periodo storico per il nostro Paese – si può anche non essere amati. Perché è con il coraggio che si vincono le battaglie. Heather sa bene che è importante: solo con il coraggio si trova la dimensione che, mi fa vivere con te, l’avventura che c’è dentro di me.