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5 Stelle e Lega hanno affossato il reato di revenge porn


La Camera ha bocciato, a scrutinio segreto, gli emendamenti al "Codice rosso contro la violenza sulle donne" che avrebbero trasformato in reato la diffusione non autorizzata di materiale intimo altrui

Foto IPA

Pochi minuti fa la Camera ha bocciato, dopo un voto a scrutinio segreto, l’emendamento per inserire nel ddl “Codice Rosso” il reato di revenge porn. I voti contrari sono stati 232, contro i 218 favorevoli. L’emendamento, proposto dall’ex presidente della Camera Laura Boldrini, avrebbe trasformato in reato la diffusione non autorizzata di materiale intimo altrui.

“Lega e M5S votano contro l’introduzione del reato di revenge porn. E sapete perché? Perché la proposta di legge non è loro”, ha commentato su Twitter Maria Elena Boschi. L’ex ministro fa riferimento alla proposta parallela del Movimento 5 Stelle, firmata dalla senatrice Elvira Evangelista e attualmente all’esame della Commissione giustizia del Senato. «Abbiamo migliorato il testo con l’assorbimento di contenuti di una proposta di legge che presentammo già nel luglio scorso», ha detto la presidente dei deputati di Forza Italia Mariastella Gelmini, «ma ha prevalso la volontà da parte della maggioranza di rivendersi mediatamente su questo argomento».

Per Matteo Orfini, deputato del PD, la scelta della maggioranza è «incomprensibile, l’ennesima dimostrazione che chi ha usato il web per alimentare l’odio politico non ha alcuna intenzione di fermarsi».

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