New York è appena diventato il luogo più caldo della pandemia di coronavirus, superando Spagna e Italia, con più di 160mila casi e circa 7mila morti stando alla John Hopkins University.
Visti questi numeri, non è una sorpresa che oggi siano emerse immagini di lavoratori con tute anti-contaminazione che scavano fosse comuni a Hart Island, vicino al Bronx, isola che per più di 150 anni è stata utilizzata come cimitero cittadino per i morti senza parenti prossimi o che non potevano permettersi un funerale.
New York using mass graves amid coronavirus outbreakhttps://t.co/R61mrlbfdc pic.twitter.com/T0EctJmFPR
— BBC News (World) (@BBCWorld) April 10, 2020
Prima dell’emergenza coronavirus, ad Hart Island le operazioni di sepoltura occupavano un giorno alla settimana per una media di 25 corpi. Oggi, quello è più o meno il numero dei cadaveri sepolti ogni giorno e le attività si svolgono cinque giorni alla settimana. Ieri lo stato di New York ha annunciato di aver registrati 799 morti – segnando un record per il terzo giorno consecutivo.