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Alex Zanardi torna a casa. La moglie: «Può comunicare, ma ancora non parla»

L’ex campione di Formula1 e di handbike, simbolo di riscatto dopo due incidenti gravissimi, è tornato a casa un anno e mezzo dopo l'incidente

“Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la metà che era rimasta, non la metà che era andata persa”, e con ogni probabilità sarà ancora questa la filosofia di Alex Zanardi, che dopo un anno e mezzo dal secondo terribile incidente avvenuto a bordo di una handbike è tornato a casa.

Lo ha annunciato la moglie Daniela sul sito di Bmw Italia, visto che l’ex pilota di Formula1 è ancora un loro Brand Ambassador: “Alex ha potuto lasciare l’ospedale qualche settimana fa e ora è tornato a casa con noi. Abbiamo aspettato a lungo che ciò accadesse e siamo molto felici che sia stato possibile ora, anche se in futuro ci saranno ancora dei soggiorni temporanei in cliniche speciali per effettuare misure di riabilitazione specifiche sul posto”. E ha proseguito, entusiasta di far ritornare il marito tra chi gli vuole più bene: “Dopo il lungo periodo in ospedale è importante per lui tornare dalla sua famiglia. Per un anno e mezzo Alex ha avuto intorno a sé solo persone con mascherine e dispositivi di protezione e le visite erano molto limitate. Ora Stiamo con Alex tutto il giorno, lui è nel suo ambiente familiare e quindi può tornare un minimo alla normalità. Questo gli dà ulteriore forza. Siamo molto grati al personale medico delle cliniche in cui è stato curato”.

Alex Zanardi, 55 anni, non è la prima volta che si trova di fronte a una sfida così difficile come recuperare da un gravissimo incidente. Nel 2001 aveva perso entrambe le gambe nello schianto del Lausitzring, ma una volta recuperato, attraverso un impegno e una passione davvero straordinarie, era diventato un simbolo per tutti, non solo nel mondo dello sport. E non erano mancati nuovi risultati e record: con la handbike – il mezzo speciale sul quale gareggiava e che ha contribuito a progettare – aveva conquistato 4 ori e due argenti paralimpici.

L’ultimo incidente nel giugno del 2020 a Pienza, in provincia di Siena, proprio mentre seguiva la staffetta di Obiettivo Tricolore – progetto in favore del ciclismo paralimpico – si era schiantato frontalmente con un camion riportando terribili ferite alla testa e danni neurologici gravi. Ricoverato in condizioni disperate è stato poi sottoposto a diverse operazioni e ha dovuto intraprendere un lungo percorso di riabilitazione.

“Il percorso successivo all’incidente non è stato semplice. Ha dovuto subire molti interventi di neurochirurgia e ci sono state diverse battute d’arresto”, ha raccontato sempre la moglie Daniela. “Adesso è in grado di seguire programmi di allenamento fisico e psichico. Può comunicare con noi, ma non è ancora in grado di parlare. A seguito del lungo coma, le corde vocali devono riprendere elasticità e sta seguendo delle terapie anche per questo. Possiede ancora una grande forza nelle braccia e si sta allenando intensamente con delle attrezzature specifiche”. Zanardi ci aveva abituato a non mollare, mai. Non ha cambiato atteggiamento neppure questa volta. In vista del Natale si è fatto e ci ha fatto il regalo più bello. 

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