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Gli attivisti di Ultima Generazione sono tornati a protestare (seminudi) a Roma

Questa mattina sei attivisti hanno bloccato il traffico di Via Tritone, nel cuore della Capitale, sedendosi semi nudi sulle strisce pedonali. «La disobbedienza civile non violenta è nuda, come i nostri corpi: ma è naturale. La nudità dell’incompetenza, dell’arroganza, dell’inazione del Governo, al contrario è scandalosa e oscena»

Questa mattina sei attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato il traffico di via Tritone,  nel cuore di Roma, sedendosi a terra seminudi sulle strisce perdonali prima di Piazza Barberini, alla fine della via, con la scritta “stop fossile” bene in vista. «Siamo oscene? Osceno è un governo che continua a utilizzare i soldi delle famiglie italiane per riempire le tasche delle aziende possibili che ci stanno portando al collasso climatico e sociale», ha scritto sui propri canali social il gruppo ambientalista.

«La disobbedienza civile non violenta è nuda, come i nostri corpi: ma è naturale. La nudità dell’incompetenza, dell’arroganza, dell’inazione del Governo, al contrario è scandalosa e oscena. Ancor di più di fronte al dramma che in queste ore stanno vivendo tante famiglie e imprese dell’Emilia Romagna», hanno commentato i manifestanti.

 

Il 12 maggio presso il Tribunale di Roma inizierà il processo per un’altra azione di Ultima generazione, l’imbrattamento del Senato da parte di altri tre attivisti. L’obiettivo era quello di evidenziare l’inazione del Governo nei confronti della crisi climatica, «di cui l’Italia, in quanto sesto finanziatore a livello mondiale dell’industria dei combustibili fossili, è uno dei principali responsabili».

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