Da qualche settimana i giornali britannici parlano spesso del fantomatico iPhone di Boris Johnson: la commissione d’inchiesta che sta indagando sulla gestione della pandemia nel Regno Unito, infatti, avrebbe bisogno di accedere al dispositivo per leggere tutti i messaggi di WhatsApp che l’ex primo ministro scrisse o ricevette tra il gennaio del 2020 e il febbraio del 2022.
Il primo giugno il governo avrebbe dovuto consegnare questo elemento di prova ai membri della commissione, ma si era rifiutato di farlo sostenendo che così avrebbe condiviso informazioni «del tutto irrilevanti». Stando a quanto riportato dal Times, però, la motivazione sarebbe diversa: Johnson, infatti, non ricorderebbe il codice di sblocco del telefono. Johnson aveva smesso di utilizzare il dispositivo nel maggio 2021, quando aveva che il suo numero di telefono risultava accessibile online da almeno 15 anni.
Al momento l’iPhone è nella disponibilità dei legali di Johnson, ma dato che l’ex primo ministro non è «sicuro al 100 per cento» di ricordarsi il codice di sblocco del telefono non può fare avere alla commissione d’inchiesta le informazioni richieste.