È stata arrestata a Teheran la giornalista Cecilia Sala, redattrice del quotidiano Il Foglio e autrice di podcast per Chora News. Da nove giorni è detenuta in una cella di isolamento presso il carcere di Evin a Teheran.
Per ora, da quanto sappiamo dalla Farnesina, non le è stata rivolta nessuna accusa specifica. C’è solo un riferimento a «comportamenti illegali».
Sala era partita per l’Iran giovedì 12 dicembre con un volo da Roma e il regolare visto di lavoro giornalistico, valido una settimana e rinnovabile. Sarebbe dovuta rientrare in Italia venerdì 20, ma dalla mattina del 19, dopo alcuni messaggi, si sono perse le sue tracce.
L’Unità di crisi del Ministero degli Esteri è stata allertata da Chora News, la testata diretta da Mario Calabresi per cui Sala firma il podcast Stories, e dal giornalista de Il Post, nonché suo compagno, Daniele Raineri. La Farnesina, che oggi ha comunicato ufficialmente la notizia, si è mossa immediatamente.
Da quanto sappiamo, Sala ha fatto una prima telefonata il 20 dicembre, giorno in cui sarebbe dovuta rientrare in Italia: è riuscita a dire alla madre solo di essere stata arrestata, senza poter aggiungere altro. In una seconda chiamata al compagno Raineri, ha detto di stare bene, chiedendo però di fare in fretta con la sua attesa liberazione.
Paola Amadei, l’ambasciatrice italiana a Teheran, ha potuto incontrare Cecilia Sala nel carcere di Evin solo questa mattina.
Questo quello che riporta la nota diffusa dalla Farnesina: «Su disposizione del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, l’ambasciata e il consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio». La Farnesina aggiunge che «in coordinamento con la Presidenza del Consiglio ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione».
«In accordo con i genitori della giornalista», conclude la nota, «la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda».
Ora tutti gli sforzi sono tesi ad avviare una trattativa con le autorità iraniane e a portare Sala alla liberazione.