Dopo l’indagine aperta dalla Corte dei conti, che sta valutando l’ipotesi di “danno erariale” in relazione a “Open to Meraviglia” – la campagna che il Ministero del Turismo ha creato per pubblicizzare le peculiarità italiane, il dominio non acquistato per tempo, le traduzioni un po’ sgangherate, il vino sloveno e chi più ne ha più ne metta –, la Venere influencer è tornata a farsi viva. L’obiettivo dell’indagine è chiaro: capire come mai l’ormai celeberrima Venere sia scomparsa più di due mesi e, peraltro, proprio nel pieno dell’estate, quando sarebbe serviti non poco a sponsorizzare i luoghi del nostro Paese.
Nel frattempo, con un tempismo da fare invidia ai movimenti svizzeri più blasonati Venereitalia23, il profilo Instagram ufficiale della campagna, è tornato attivo.
Il ritorno della Venere ha fatto notizia perché i suoi canali social erano fermi da tempo: su Instagram l’ultimo post risaliva addirittura al 27 giugno, mentre i profili di Twitter, Facebook e TikTok della Venere non si trovavano più.
Ieri, però, la testimonial delle bellezze italiane nel mondo è tornata a pronunciarsi scrivendo: «Ciao! So bene che avete sentito la mia mancanza e mi fa piacere sapere che vi siate così tanto preoccupati per me. Ecco la verità: avevo promesso di portare le bellezze della nostra Italia in giro per il mondo e così ho fatto. Aeroporto dopo aeroporto, città dopo città. Perché quando si ama davvero qualcosa, si desidera condividerla con il mondo intero. La nostra Nazione merita di brillare sempre di più e io sono qui per assicurarmi che accada. Grazie per avermi atteso. Nuove avventure ci aspettano».
A distanza di poche ore, la Venere ha pubblicato altri due post. Uno svela una porzione di passato della nostra eroina, che ci fa sapere di essere nata 570 anni fa a Portovenere (i casi della vita). L’altro è invece dedicato alle gesta della Nazionale femminile di pallavolo, di cui la Venere è evidentemente una tifosa accanita.
Il ritorno di fiamma della Venere non è passato inosservato. A tal proposito, un utente ha trovato una metafora efficace: «Come quando a scuola ti davano i compiti per le vacanze, tu facevi tutt’altro per tutta l’estate e finivi per fare tutto il giorno prima».