Da cinque stelle a cinque dita è un attimo: oggi Giuseppe Conte, leader pentastellato ed ex presidente del Consiglio, è stato aggredito da Giulio Milani, un esponente No Vax, mentre si trovava a Massa per un appuntamento elettorale.
Giuseppe Conte colpito con un pugno in faccia da un No Vax.#covid19 #covid #novax #conte #giuseppeconte pic.twitter.com/eKbR5hJOGD
— Ríϲϲɑɾժօ Dҽíɑs 🎙️ #FreeAssange (@RiccardoDeias) May 5, 2023
Milani, avvicinandosi e fingendo di voler stringere la mano dell’avvocato del popolo, lo ha spiazzato prima colpendolo sul volto, e poi iniziando a insultarlo per le misure di contenimento e protezione introdotte durante la pandemia.
Dopo l’aggressione, Conte ha spiegato che «Il dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula dal contesto democratico». «Quando ci si assume una responsabilità di governo si prendono decisioni difficili in momenti di grande difficoltà per l’intero Paese, come accaduto durante la pandemia», ha aggiunto l’ex premier. «Non si può accontentare tutti nonostante si lavori al bene di tutti. Il signore che mi ha aggredito, che è un No Vax convinto, ha dimostrato con il suo gesto violento che questo tipo di derive sono fatte da persone irresponsabili. Se avessimo seguito le loro indicazioni probabilmente oggi saremmo una comunità completamente distrutta».
Da parte sua, Milani non ha fatto alcun passo indietro. «Ma quale sganassone, è stato uno schiaffo pedagogico. Da ex elettore M5S, ex militante deluso, ed ex rappresentante di lista…», ha detto in un’intervista all’Adnkronos l’aggressore, che su Facebook si proclama come “responsabile ufficio del Cln” (Comitato di Liberazione Nazionale). «Non ho aggredito Conte, ho semplicemente usato il minimo della forza possibile. Il mio è stato un buffetto, per notificargli il mio disprezzo morale. Mio e di milioni di persone». Milani ha anche detto che Conte «ha tradito gli elettori facendo accordi con chiunque pur di avere poltrone e perché ha trascinato l’Italia in guerra dando sostegno al governo Draghi. Per non parlare dei provvedimenti anticostituzionali varati dal suo governo durante la pandemia. Lui e Speranza sono alla sbarra con l’accusa di epidemia colposa. Dovremmo interrogarci su di lui, più che su di me», attacca Milani. Se Conte dovesse sporgere denuncia? «In tal caso spiegherò le mie ragioni in tribunale. I giornali titolano che sono un no vax, ma io sono un editore, gestisco una casa editrice, sono un intellettuale. Ripeto: il mio è stato uno schiaffo pedagogico. La violenza l’ha fatta lui con i suoi Dpcm».