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Gli Alpini hanno scritto un manuale contro le molestie sulle donne

I militari l'hanno presentato oggi a Rimini: si intitola #controlemolestie e contiene messaggi come «giudicare chi subisce, girarsi dall'altra parte sono reazioni sbagliate» e «L'uguaglianza piena tra uomo e donna è la vera base di una culturale del rispetto»

Foto da Wikipedia

Da tempo le tradizionali adunate degli Alpini scatenano lunghe scie di polemiche dovute sia all’atteggiamento non propriamente da galateo che i militari sono soliti sfoggiare durante l’evento sia alle denunce che, solitamente, vengono sporte nei giorni successivi.

L’adunata del maggio dello scorso anno, svoltasi Rimini e San Marino, è stata scandita da numeri allucinanti: in soli tre giorni, l’associazione contro la violenza sulle donne Non una di meno – Rimini ha ricevuto oltre 150 segnalazioni di abusi e molestie tramite i propri canali social, tra tentativi di aggressioni fisiche e approcci inappropriati e sempre più insistenti.

Ebbene: oggi, di nuovo a Rimini, gli Alpini hanno deciso di smarcarsi da ogni accusa e ripulire la propria immagine. Come? Attraverso la presentazione di un manifesto e un manuale contro le molestie sulle donne.

L’Associazione Nazionale Alpini (ANA) ha raccolto alcuni punti chiave della sua nuova carta dei valori, il cui titolo è #controlemolestie, intrisa di messaggi del calibro di «La società non tollera più le battute e i gesti a sfondo sessuale», «giudicare chi subisce, girarsi dall’altra parte sono reazioni sbagliate» e «L’uguaglianza piena tra uomo e donna è la vera base di una culturale del rispetto». «È un’iniziativa che senz’altro dovevamo mettere in campo, soprattutto per quanto successo dopo l’adunata nazionale di Rimini dell’anno scorso», ha detto il vicepresidente dell’Ana Lino Rizzo. «Vogliamo andare alla prossima adunata di Udine a maggio con tutta la serenità che ci ha sempre contraddistinti. Consapevoli di quanto successo, perché non siamo stati insensibili». Che dire: speriamo in bene.

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