IMPERFECT (I’M PERFECT) è un progetto fotografico ideato da una donna che ha vissuto l’esperienza di un tumore al seno.
L’iniziativa artistica rientra nelle attività di prevenzione, sensibilizzazione e raccolta fondi di Follow the Pink, la campagna solidale di Fondazione IEO-MONZINO alla sua quarta edizione, che ha la missione di informare tutti sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, e di supportare la Ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia sui tumori che colpiscono le donne. In particolare il sostegno sarà destinato al Women’s Cancer Center dello IEO, il primo centro in Italia riservato al mondo dei tumori femminili nella sua globalità: dalla gestione del rischio di ammalarsi, alla diagnosi precoce, alle terapie, fino al reinserimento nella quotidianità con il recupero del progetto di vita individuale.
Con il patrocinio del Comune di Milano, IMPERFECT presenta la più grande opera di street art realizzata con la tecnica della paste-up su una superficie pubblica, ad opera di Yuri Catania, che ha ritratto in fotografia 21 donne e 1 uomo operati per un tumore al seno.
Il progetto verrà rivelato il 1 aprile e avrà luogo a Milano in Via Ventimiglia, dove l’installazione IMPERFECT rimarrà visibile fino a luglio 2023, sui muri del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, concessi a titolo gratuito alla Fondazione IEO-MONZINO per il progetto.
L’idea di IMPERFECT porta la firma di Giulia Ruggeri, mamma e osteopata, 42 anni, un marito e tre figli. La sua esperienza personale e la lotta contro un tumore al seno – è stata operata per un carcinoma mammario dal Dottor Pietro Caldarella, vicedirettore della divisione di senologia chirurgica dello IEO nell’aprile 2021 – l’hanno convinta a cercare di lasciare un segno positivo in cui si possano riconoscere tutte le donne che hanno vissuto il suo stesso percorso. È nata così l’idea di associare le cicatrici al Kintsugi, antica arte giapponese che utilizza l’oro per riparare la ceramica rotta. Da qui il contatto con il visual artist Yuri Catania che ha ritratto 22 corpi seminudi di donne che hanno vissuto un’esperienza oncologica, restituendone tutta la magnificenza e la bellezza femminile. I solchi, le cicatrici, i segni rimasti a seguito dell’intervento o degli interventi, vengono sovra dipinti dall’artista come in una performance a mano con vernice d’oro. L’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle ferite, e di poter accogliere una nuova identità è la delicata lezione simbolica che questo progetto desidera comunicare. Le cicatrici altro non sono che segni di vita, tracce di esperienza, solchi unici e pregiati che trasformano le donne che li portano in esseri speciali e carichi di una nuova bellezza. Dall’imperfezione di una rottura nascono nuove forme di perfezione estetica superiori. IMPERFECT infatti si può leggere così o I’M PERFECT, con le lettere IM dorate a sottolineare il concetto.
L’opera murale consiste nella rappresentazione fotografica di un’onda di corpi di 22 pazienti volontarie, 21 donne e 1 uomo, che con grande sensibilità sono state ritratte attraverso sessioni fotografiche dedicate: le pazienti hanno potuto “liberarsi” simbolicamente del loro corpo ferito (fuori e dentro) per divenire parte, attraverso la fotografia di Catania, di un’unica e grande opera “danzante”. I corpi ritratti come sculture neo-classiche inscenano una coreografia della rinascita di un corpo che riprende il volo, la libertà di essere. Qui diviene fondamentale la scelta creativa del fotografo: i ritratti molto dinamici della prospettiva e dei movimenti del corpo volutamente celano i volti, con il semplice ausilio delle luci, in modo da non cercare un contatto visivo diretto con l’identità della singola paziente. Rappresentano invece la scelta compiuta di un messaggio estetico a livello universale di riscatto attraverso il “gruppo” delle 22 IMPERFECT. Tale scelta è stata ispirata dalla statua della Venere di Milo, simbolo assoluto di bellezza neoclassica seppur priva degli arti. Il progetto fotografico vede il suo apice in una vera e propria performance corale tra l’artista e le pazienti nel realizzare attraverso la street art un’opera effimera ma “monumentale”. L’installazione prenderà vita nei giorni 1 e 2 aprile in via Ventimiglia, in zona Porta Genova.
Mai prima di oggi a Milano è stata concessa la possibilità di realizzare un’installazione di paste-up – la forma di arte urbana che utilizza la carta affissa al muro – di queste dimensioni: 120 metri di muro per oltre 360 mq di opera realizzata da un unico artista e in collaborazione con gli stessi soggetti ritratti e le loro famiglie per divenire un’unica “crew” di oltre 100 persone. A compimento del murales l’artista dipingerà attraverso l’utilizzo di un pennello con vernice oro (a simulare il Kintsugi) le crepe richiuse su tutti i corpi rappresentati. Il risultato finale sarà un’immensa rete di crepe dorate che connetterà tra loro questi “vasi” corporei lungo tutto il percorso dei 120 metri di questa grande tela su strada.
La scelta del luogo dove realizzare la mostra open air è stata identificata attraverso una ricerca sul territorio dell’area urbana di Milano: il muro perimetrale del tratto finale dei binari della Stazione di Porta Genova – che si estende dal parcheggio all’inizio di Via Ventimiglia, fino al passaggio pedonale che collega Via Ventimiglia e la Via Privata Bobbio con l’altro lato della ferrovia di Via Savona – si è rivelato la scelta più adatta.
Le caratteristiche del muro, che misura in lunghezza 120 metri, si prestano alla realizzazione dell’opera di street art presentata da Yuri Catania con la tecnica del paste-up; oltre a essere un luogo di forte passaggio, è un percorso pedonale e i muri divisi in sezioni sono 22 come i soggetti fotografati per il progetto. Infine, il progetto prevede la riqualificazione parziale delle facciate interne dei muri perché sono state ridipinte di rosa, colore simbolo della campagna Follow the Pink, contribuendo inoltre alla rimozione di scritte e graffiti lontani da una vera espressione artistica.
Le realtà aziendali socialmente responsabili, che accompagnano le proprie strategie d’impresa con una visione etica e attenta allo sviluppo sostenibile delle proprie comunità di riferimento, sono sempre più numerose e in questo caso contribuiscono concretamente al progresso scientifico a vantaggio di tutti.
Fondazione IEO-MONZINO ha attivato una campagna di “adozioni” di porzioni di muro di IMPERFECT rivolta a tutte le realtà che si sono dimostrate interessate a diventare parte di questo progetto speciale: grazie dunque al generoso contributo di Camera Showroom Milano, Tessabit Luxury Boutique, Serates, Riccardo Grassi Showroom, Lookiero, Tiziana Fausti.
Un ringraziamento speciale al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per la concessione degli spazi, e grazie anche a Officina Milano, a G. Ecorecycling SA. e a Swedlinghaus.
Quanto raccolto verrà devoluto al Women’s Cancer Center dello IEO per consentire il progresso della ricerca sui tumori femminili.
Sarà possibile acquistare l’opera di street art di via Ventimiglia in porzioni di muro montate su cornici e certificate dall’artista come pezzi unici o in NFT, a partire dal 1 aprile La vendita sarà realizzata attraverso una pre-sale direttamente sul sito dell’artista www.yuricatania.art e durerà fino al 30 giugno 2023. Il contenuto di ogni quadro è costituito dai frammenti dell’opera che l’artista stesso staccherà dal muro per catalogarli in una griglia che permetterà all’acquirente di risalire, attraverso una fotografia dell’opera intera, a quale porzione di muro corrisponde il suo frammento. Un’idea unica nel suo genere che permetterà di rendere “eterna” e collezionabile un’opera di paste-up che a oggi è considerata effimera per sua stessa natura, essendo carta incollata a muro con amido di frumento. Metà dell’intero ricavato degli incassi di questa iniziativa sarà devoluto, da parte dell’artista, alla Fondazione IEO-MONZINO e all’associazione IMPERFECT di Giulia Ruggeri.