Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni impegnato da anni in iniziative popolari in favore di temi come l’eutanasia, la legalizzazione della cannabis e l’aborto, si candiderà per il seggio rimasto vacante in Senato dopo la morte di Silvio Berlusconi. LE elezioni suppletive nel collegio uninominale n.6 della Regione Lombardia si terranno il 22 e il 23 ottobre.
«Ho deciso di candidarmi nel seggio Monza e Brianza dove sono cresciuto», ha spiegato cappato in un video. «Voglio portare in Parlamento temi e battaglie che mi stanno a cuore e che di questi tempi sono a rischio, o trascurati e riguardano la vita delle persone, della democrazia, del pianeta. Chi pensa sia una buona idea e vuole dare una mano, mi contatti. Grazie!».
Cappato, che l’anno scorso è stato insignito dell’Ambrogino d’oro, ha alle spalle una vicenda politica parecchio stratificata: oltre all’attività con l’associazione Luca Coscioni è Presidente di Eumans,il movimento paneuropeo di iniziativa popolare, partecipa al collettivo Science for democracy e al Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica. È l’ideatore e il promotore della campagna Eutanasia legale e, negli anni, ha fatto parlare di sé per diverse azioni di disobbedienza civile che hanno interessato vari ambiti: droghe, libertà sessuali e di espressione, ricerca scientifica e per l’appunto fine vita.
Queste azioni lo hanno portato ad affrontare processi, fermi e arresti, ma anche risultati importanti come la depenalizzazione dell’aiuto al suicidio in Italia. È promotore dell’Iniziativa dei Cittadini Europei StopGlobalWarming per spostare le tasse dal lavoro alle emissioni di CO2, e di Citbot.it, l’intelligenza artificiale al servizio del cittadino, sui temi dei diritti, libertà, disabilità e salute.
È stato rappresentante del Partito radicale all’ONU (1997-1998), Deputato europeo eletto nella Lista Emma Bonino (1999-2004, 2006-2009), Consigliere comunale e metropolitano a Milano (2011-2016), Presidente di Radicali italiani (2016) Conduce l’edizione domenicale di “Stampa e Regime”, la rassegna stampa di Radio radicale. Da Deputato europeo è stato relatore del Parlamento Europeo sui Diritti umani nel mondo (ottenendo il riconoscimento della nonviolenza come strumento più efficace per promuovere i diritti umani) e sulla Direttiva per la “privacy nelle comunicazioni elettroniche“. Questo lavoro gli è valso l’attribuzione del premio “Europeo dell’anno” da parte del settimanale “European Voice” e la nomination come “Politico dell’anno” da parte della rivista americana Wired.
Nel 2007 ha lottato al fianco di Piergiorgio Welby per il suo diritto a una “morte opportuna” e per la legalizzazione dell’eutanasia. Nello stesso anno è stato arrestato nella Mosca di Putin per aver preso parte alla manifestazione del “gay pride” Moscovita. Nel 2012 ha dato il via alla campagna Eutanasia legale e l’anno successivo ha promosso, con l’Associazione Luca Coscioni e altri gruppi, la campagna di raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia, depositata alla Camera 13 settembre 2013 con oltre 67 mila firme.
In un’intervista all’agenzia Adnkronos, Cappato ha spiegato che «È un momento importante per portare dentro l’Aula le mie istanze. Si tratta di battaglie sulla libertà, dall’inizio alla fine della vita, la questione dei diritti civili e del funzionamento della democrazia stessa. E poi il tema della vita del pianeta: la necessità di prendere decisioni urgenti e significative sul fronte del contenimento delle emissioni e della lotta ai cambiamenti climatici. Questi sono temi a rischio, ignorati o sottovalutati dalla politica. Quindi penso di poter dare il contributo».