Dopo le terribili immagini di Bucha, nuove istantanee di questo conflitto potrebbero presto provenire da Borodyanka, una cittadina di poche migliaia di abitanti alla periferia della capitale Kiyv. A prefigurare nuove atrocità è stato il presidente dell’ex repubblica socialista sovietica, Volodymyr Zenelsky, secondo cui la situazione a Borodyanka potrebbe essere anche peggiore rispetto a Bucha, dove finora sono stati trovati 320 cadaveri di persone cadute vittime delle esecuzioni sommarie dell’esercito russo.
Le dichiarazioni di Zelensky si pongono in continuità con quelle espresse negli ultimi giorni dalle autorità ucraine: la tesi più diffusa è che nella città, occupata per settimane dai russi prima del loro ritiro, possano essere stati uccisi centinaia di civili, ma al momento si tratta di informazioni soltanto parziali.
Nelle ultime ore sono state diffuse alcune riprese aeree della città: gli ucraini che hanno fatto ritorno a Borodyanka hanno trovato macerie, case distrutte, palazzi sventrati e auto e mezzi andati a fuoco lasciati in strada.
Nel frattempo, le ambasciate stanno rientrando a Kiyv. «Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello di simboli e gesti diplomatici. Per favore, tornate nella nostra capitale e continuate il vostro lavoro», ha detto Zelensky, secondo cui il ritorno degli ambasciatori nella capitale è «un segnale alla Russia che Kiyv è nostra».