Due settimane fa, racconta Helena Duke, 18 anni, sua mamma Therese le aveva detto che stava andando fuori città per portare sua zia a farsi operare. Era stata molto vaga su che tipo di operazione fosse, ma Helena non ci aveva pensato molto, racconta a Rolling Stone semplicemente perché “non ne sapeva granché”.
Poi, settimana scorsa, un collega di Helena le aveva detto che una folla di sostenitori di Trump stava assaltando il Campidoglio a Washington D.C. Per curiosità, Helena aveva controllato dove si trovasse sua madre tramite Life360, una app che i membri della famiglia usavano per comunicare agli altri la loro posizione in tempo reale. Therese aveva disabilitato la localizzazione. Helena sapeva che sua madre, sostenitrice di Trump, aveva detto più volte di voler andare a qualche manifestazione in sostegno del presidente. “Ho pensato, ‘oddio magari è al Campidoglio’. E poi la mattina dopo mio cugino mi ha mandato il video”.
Il video in questione è del 5 gennaio. Quel giorno la folla di manifestanti pro-Trump ha cominciato a manifestare a Washington. E mostra Therese, insieme a diversi altri manifestanti, corriere dietro a una donna nera, un’agente di polizia. Therese strappa il telefono alla donna e la donna le dà un pugno in faccia. Nel video sono presenti anche gli zii di Helena, Richard e Anne Lorenz, e si vede Anne che prende a pugni la donna. (Il cugino di Helena ha confermato anche lui le identità delle persone presenti nel video). Un altro video girato dopo i fatti mostra Therese che parla dell’aggressione, con la faccia insanguinata.
Sia la donna, Ashanti Smith, sia Anne Lorenz sono ora accusati di aggressione. In una pagina GoFundMe creata per raccogliere soldi per pagarsi la difesa legale, Smith afferma che i sostenitori di Trump avrebbero cominciato a molestarla, anche se non menziona per nome né Anne Lorenz né Therese. Non è chiaro se Lorenz e Therese siano state presenti anche il giorno successivo, tra la folla che ha assaltato il Campidoglio.
Helena racconta che vedere sua madre nel video era stato “surreale” ma non sorprendente. Therese, racconta Helena, aveva una storia di opinioni pro-Trump e la aveva cacciata di casa mesi prima per aver partecipato a una manifestazione di Black Lives Matter, definendolo un movimento “violento”. “Conosco le sue opinioni e il modo in cui si comporta”, racconta Helena. “Ma non pensavo che arrivasse a tanto”.
Realizzare che sua madre era coinvolta nei fatti di Washington ha spinto Helena a reagire pubblicamente in modo sorprendete. Ha postato uno screenshot del video su Twitter, accompagnandolo con questa didascalia: “Ciao mamma, ti ricordi di quando mi avevi detto che non dovevo andare alle proteste di Black Lives Matter perché potevano diventare violente… ecco, questa sei tu?” E poi ha twittato il nome di sua madre, insieme ai nomi dei suoi zii, condividendo come prova una foto di famiglia. “Ciao, questa è la lesbica liberal della famiglia che è stata cacciata di casa diverse volte per le sue opinioni e per aver partecipato alle manifestazioni Black Lives Matter”.
hi mom remember the time you told me I shouldn’t go to BLM protests bc they could get violent…this you? https://t.co/9ZkbAq0ehO
— Helena Duke (@duke_helena) January 7, 2021
I tweet di Duke hanno accumulato oltre 80mila retweet e oltre 410mila like. Hanno toccato un nervo scoperto di molte persone sui social, tra cui molti utenti i cui familiari si sono radicalizzati notevolmente negli ultimi anni della presidenza Trump. Anche se, racconta, le reazioni sono state enormemente positive, ha comunque ricevuto minacce da parte di persone che l’hanno accusata di aver tradito sua madre – cosa che nega risolutamente. “Non penso di averla tradita”, dice, “L’ho trattata come mi ha trattato lei”.
Therese Duke, che ha già perso il lavoro dopo essere stata identificata come la persona in quel video, non la pensa allo stesso modo. In alcuni messaggi mandati alla figlia – che Helena ha condiviso con Rolling Stone – dopo che il suo tweet è diventato virale, l’ha accusata di aver messo a rischio la famiglia, compresa la sorella minore di Helena che vive ancora con Therese. “Penso che sia stato davvero inappropriato da parte sua dire che mia sorella sia stata messa in qualche modo a rischio dalle sue azioni”, ha risposto Helena. “Penso che ad averci messe tutte a rischio siano state piuttosto le sue azioni, sia stata lei nel giorno in cui ha deciso di scendere in piazza in modo violento per Trump”.
Questo articolo è apparso originariamente su Rolling Stone US