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Cosa sappiamo dell’attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk

Mosca ha negato di aver commesso l'attacco, giungendo addirittura a sostenere che «sono stati impiegati dei missili 'Tochka-U', utilizzati solo dalle forze ucraine»

Due razzi hanno colpito una stazione a Kramatorsk , una città nella regione di Donetsk, dove decine di persone stavano aspettando di essere evacuate in aree più sicure. Foto di Andrea Carrubba/Anadolu Agency via Getty Images

Questa mattina la stazione ferroviaria di Kramatorsk, città di 150mila abitanti nella regione di Donetsk, è stata bombardata da alcuni missili che, secondo la Commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova, appartengono alla famiglia di sistemi missilistici Iskander, di marca russa.

Come troppo spesso sta accadendo nel corso di questa guerra, dall’altro lato della barricata Mosca ha negato di aver commesso l’attacco, giungendo addirittura a sostenere che si trattasse di un missile Tochka-U, utilizzato solo dalle forze ucraine. «Tutte le dichiarazioni dei rappresentanti del regime nazionalista di Kiev sull'”attacco missilistico” presumibilmente compiuto dalla Russia l’8 aprile alla stazione ferroviaria della città di Kramatorsk sono una provocazione e sono assolutamente false», ha affermato il ministero della Difesa russo in una nota, aggiungendo che «Sottolineiamo che i missili tattici Tochka-U, i cui frammenti sono stati trovati vicino alla stazione ferroviaria di Kramatorsk e pubblicati da testimoni oculari, sono utilizzati solo dalle forze armate ucraine».

Secondo le stime diffuse dalle autorità locali sono state uccise 39 persone, mentre 87 sono rimaste ferite. Nelle ultime ore hanno iniziato a circolare alcune foto che documentano le conseguenze dell’esplosione – il loro contenuto è, ovviamente, particolarmente sensibile, quindi abbiamo deciso di non renderle immediatamente visibili; per chi volesse, possono essere visionate sul profilo Twitter del ministero della Difesa ucraino e sulla pagina Facebook del governatore della regione di Donetsk.

Negli ultimi giorni, la stazione di Kramatorsk è stata utilizzata per facilitare l’evacuazione dei civili dalle aree orientali dell’Ucraina e raggiungere il nord del Paese, sfruttando il ritiro delle truppe di Mosca per portare in salvo il maggior numero di persone possibile.

«È orribile vedere la Russia colpire una delle principali stazioni utilizzate dai civili che stanno evacuando la regione in cui la Russia sta intensificando il suo attacco. Occorre intervenire: più sanzioni alla Russia e più armi all’Ue sono in arrivo dall’Ue. Il quinto pacchetto di sanzioni Ue è stato appena approvato», ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

 

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