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Cosa sappiamo finora della strage del monte Meron, in Israele

Almeno 44 persone sono morte e oltre 150 sono rimaste ferite durante una celebrazione religiosa ebraica. Non è chiaro cosa abbia causato l'incidente, ma si sa che la folla è andata nel panico e ha iniziato a scappare, calpestando chi cadeva a terra

Amir Levy/Getty Images

Come riporta Haaretz, almeno 44 persone sono morte e oltre 150 sono rimaste ferite in Israele, durante la festività religiosa del Lag Ba’omer, che aveva radunato decine di migliaia di persone sul monte Meron, nel nord del Paese. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, ma sembra che durante un concerto alcune persone siano cadute e che la folla sia andata nel panico, disperdendosi in tutte le direzioni e calpestando chi cadeva a terra. 

“È successo tutto in un attimo: le persone hanno cominciato a cadere e a calpestarsi. È stato un disastro”, ha detto un testimone ad Haaretz, aggiugendo anche che i divisori della polizia installati per il controllo della folla hanno impedito alla gente la fuga e peggiorato la situazione.

La celebrazione religiosa – che quest’anno è stata il più grande evento pubblico in Israele dall’inizio della pandemia – si tiene sulla tomba del rabbino Simon bar Yochai, vissuto nel II secolo d.C. e autore del più importante testo di mistica ebraica. L’anno scorso le festività si erano tenute in forma ridotta con restrizioni per contenere il coronavirus; quest’anno si trattava di un ritorno alla normalità – ma comunque il numero dei presenti era ancora inferiore alla media pre-pandemia.

 

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