Le parole del presidente degli Stati Uniti in riferimento alla strage di Parkland sono sintomatiche di una conclamata malattia contratta dagli esseri umani: la stupidità. Donald Trump ha dichiarato pubblicamente che per fermare le stragi nelle scuole, sarebbe logico fornire armi ai professori. In soli duecento anni siamo passati dal “la scuola come arma”, a “le armi alla scuola”.
Non è un episodio. È la summa di un percorso intrapreso in maniera più o meno cosciente da centinaia di anni, ma sublimato in maniera scientifica negli ultimi quaranta circa. La risoluzione di ogni controversia umana, in un modo o nell’altro, si è risolta con la guerra, o con l’annientamento fisico del nemico. Come altri passaggi storici, la nostra occasione è stata negli anni sessanta. Leader come i fratelli Kennedy, Martin Luther King, cultura di massa di alto livello rivolta al miglioramento culturale ed emotivo degli esseri umani, letteratura e cinema sullo stesso piano.
Gli anni ottanta hanno poi svelato l’altare della sostituzione di ogni forma di libero pensiero con l’intrattenimento e la cultura di basso livello. Siamo passati da Gianni Rodari a Chiara Gamberale, da Pasolini a Vittorio Sgarbi. In questo, Silvio Berlusconi è stato un genio. L’idiota in televisione è manipolabile, l’intellettuale vero, no.
In parte è colpa nostra, “il logorio della vita moderna” ci impedisce di approfondire concetti e elaborare pensieri che superino la banalità, e con Internet tutto è andato storto. L’assioma di Umberto Eco “Internet ha dato diritto di parola agli imbecilli” è la massima più vera in un mondo che ha perso completamente i cardini della ragione. Come siamo finiti qui?
Come è stato possibile eleggere Donald Trump presidente degli Stati Uniti? Andreotti? Berlusconi? Abbiamo ucciso Aldo Moro, Enrico Mattei, abbiamo sempre messo al potere persone inadeguate. E li abbiamo votati noi.
Richard Dawkins, eminente scrittore e scienziato, autore de Il Gene Egoista è un cardine perfetto in questo ragionamento. Entusiasta sostenitore della teoria dell’evoluzione darwiniana, è finito triturato nei social media per la sua avversione alla religione, fondata su basi scientifiche. Messo a diretto contatto con “la massa”, ne è stato fagocitato. Non è difficile trovare sul suo profilo Twitter litigi con utenti. Come è possibile che un uomo di scienza di quella levatura possa essere messo in difficoltà dalla “massa”? Non è l’unico caso. Siamo arrivati al punto che ogni azione, negativa o positiva, non fa differenza: se pubblicata in rete subisce, in un modo o nell’altro, critiche. Gli Stati Uniti sono terra di contrasti, e allo stesso tempo il popolo più ignorante del Nord del mondo, ma ha eccellenze nell’arte. Indovinate chi è il secondo popolo più ignorante del Nord del mondo? L’Italia. E no, non abbiamo eccellenze nell’arte. Le hanno ridotte tutte al silenzio, o a espatriare.
Anche in questo caso, una sola spiegazione: Internet. La rete ha livellato la comunicazione, l’ha resa “orizzontale”. Così come la democrazia. Il suffragio universale, di converso, ha reso “orizzontale” il voto. Il problema è che, forse, gli esseri umani non sono pronti per la democrazia. Gi idioti governano. Gli idioti girano film. Gli idioti pubblicano dischi. Idioti in televisione, a occupare 24 ore di palinsesto, magistralmente sostituiti agli intellettuali. Genitori idioti che picchiano professori. Ragazzini idioti che comprano armi vendute da idioti e con il permesso di idioti nel Governo. Idioti che insultano su Internet senza comprendere significati e significanti. Idioti resi celebrità dopo avere dato di matto dentro un negozio per un pellicciotto fabbricato in Cina.
Siamo una società di idioti tecnologicamente avanzati, ma sempre idioti. È normale per noi scegliere i peggiori dei peggiori come rappresentanti politici. Comprare i peggiori dischi. Leggere i peggiori libri. La Democrazia non può funzionare, in una egemonia di idioti.
Quale è limite al baratro? Tornare a una forma di governo eletto da “pochi” in favore di tutti? Forse. Ma se tutti scegliessimo di spegnere il televisore una volta per tutte, a smettere di comprare letteratura e musica spazzatura, a “seguir virtute e canoscenza”, il mondo cambierebbe, in un pomeriggio. L’unica arma contro la violenza è la cultura. La cultura è l’unico bene. L’ignoranza è l’unico male. Albert Einstein non aveva dubbi a riguardo. Gli idioti distruggeranno il mondo. Cerchiamo di impedirlo.