Bloccare le frontiere per combattere il coronavirus e salvare i posti di lavoro dei cittadini americani. È questa l’ultima idea di Donald Trump, annunciata con un tweet poche ore fa. «Alla luce dell’attacco dal Nemico Invisibile, e per proteggere i posti di lavoro dei nostri GRANDI Cittadini Americani, firmerò un Ordine Esecutivo per sospendere temporaneamente l’immigrazione negli Stati Uniti!»
In light of the attack from the Invisible Enemy, as well as the need to protect the jobs of our GREAT American Citizens, I will be signing an Executive Order to temporarily suspend immigration into the United States!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 21, 2020
Di fatto non cambia molto: a gennaio il primo divieto aveva bloccato gli ingressi dalla Cina, a marzo erano stati limitati quelli provenienti dell’Europa. Una mossa che suona decisamente più come politica che preventiva. «Prima gli americani!», si legge tra le righe di questo tweet, in un momento in cui gli States hanno 40 mila vittime e in cui la disoccupazione è alle stelle (22 milioni di americani hanno chiesto il sussidio di disoccupazione nell’ultimo mese, e ogni settimana vengono bruciati 6 milioni di posti di lavoro). Joe Biden replica: «Trump ha fallito nell’agire rapidamente contro la pandemia e questo sta costando enormemente all’America. È finito il tempo delle scuse».
Intanto nelle ultime ore Trump ha incoraggiato a “liberare” tre stati governati dai Democratici, colpevoli di aver emanato misure di quarantena e distanziamento sociale per contenere la diffusione del coronavirus