Con l’apertura degli spostamenti tra le regioni, la situazione in Italia sta finalmente tornando alla normalità e la fase più acuta dell’emergenza coronavirus sembra essere passata. Ma l’epidemia c’è ancora e con essa anche le restrizioni, per quanto ormai ci venga naturale pensare che sia tutto finito. Per ricordarcelo, il Corriere della Sera ha compilato una breve guida alle cose che non si potranno ancora fare dopo il 3 giugno – perché ormai è più facile elencare cosa non si può fare rispetto a cosa si può fare.
Nella lista figurano gli ormai ben noti assembramenti, vietati sia all’aperto che in casa, i baci e abbracci con chi non è “congiunto” (da evitare sarebbero proprio tutti i contatti fisici) e lo stare a meno un metro di distanza (due quando si svolge attività fisica). Anche togliersi guanti e mascherine è un comportamento da evitare.
In molti luoghi pubblici rimane obbligatorio farsi misurare la temperatura: con 37,5 l’accesso è vietato e si viene segnalati all’autorità sanitaria. Anche andare in determinati esercizi commerciali come parrucchieri e palestre senza prenotazione è vietato, così come rifiutarsi di dare le proprie generalità a negozi e ristoranti che le chiedono – serve per tracciare le persone eventualmente entrate in contatto con un positivo. Inoltre rimane obbligatoria la quarantena in caso di contatto con persone positive o in luoghi in cui ci sono ordinanze in tal senso.