“Onore a Benito Mussolini”. Un grande striscione, che più esplicito non si potrebbe, è stato srotolato nelle scorse ore dai tifosi della Lazio in piazzale Loreto a Milano, il luogo simbolo dell’antifascismo milanese, quello dell’eccidio del 10 agosto 1944 e, soprattutto, dell’esposizione del cadavere del fu duce all’indomani della vittoria della guerra di liberazione nazionale.
A firmare lo striscione, e posare con fare militaresco dietro di esso a favore di telecamere, gli Irriducibili, gruppo storico della Curva Nord della Lazio, controllato da anni da nostalgici del Ventennio, autori di numerose odiose provocazioni di stampo neofascisti e antisemita, e legati a triplo filo con criminalità di varia natura, come più di un’inchiesta sta a dimostrare.
Ultras della Lazio a Milano.
Italia, 2019…#MilanLazio
[? via @seanpelucchi] pic.twitter.com/PUR8Yjt6Ft— Gianluca Abate (@Aba_Tweet) 24 aprile 2019
Una legge, più volte disattesa però in passato, impedisce di portare striscioni “politici” all’interno stadi e così gli ultras laziali hanno pensato di fare arrivare il loro messaggio direttamente nelle strade di Milano, a poche ore dal via della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan, già caricata di tensione dalle polemiche delle scorse settimane sugli sfottò dei due rossoneri Kessie e Bakayoko la laziale Acerbi (e corollario di cori razzisti dei soliti Irriducibili).
L’iniziativa dei tifosi biancoazzurri arriva a poche ore dal 25 aprile, la festa della Liberazione che a Milano ha il suo teatro principale. Una ricorrenza che arriva in un momento storico particolare, in cui le pulsioni di estrema destra nel Paese, per le strade e tra le più alte cariche istituzionali, non sono mai state così forti e in cui la riabilitazione di una disastrosa dittatura è più forte che mai. Se non è possibile né corretto sostenere che questo o quel politico sia il mandante morale di gesti come quello degli Irriducibili a piazzale Loreto, ammettere che il clima sia davvero davvero pessimo è minimo buon senso