Dopo 48 ore di polemiche sul suo uso “disinvolto” dei soldi (140mila euro circa) raccolti tramite un crowdfunding che doveva servire ad aiutarla a rifarsi una vita e che ha speso per una Mercedes e un French Bulldog quando aveva promesso, almeno in parte, di darli in beneficenza, Malika Chalhy ha risposto su Instagram alle accuse, cercando di dare la sua versione dei fatti.
“Ciao a tutti, scrivo questo post perché sento di dovervi queste parole e delle spiegazioni”, esordisce Malika. “Gli articoli che sono usciti tra ieri e oggi mi hanno fatto stare male perché ricchi di cose non vere e raccontate male, forse con lo scopo di farmi sembrare la persona che non sono, per quanto io voglia credere nella buona fede di chi sa ciò che ho passato. Sono passati meno di due mesi da ciò che è successo e tutti i vostri aiuti sono stati la mia salvezza, mi avete dato la forza e i mezzi per riprendere in mano la mia vita. Questo arco di tempo è poco per una ragazza di 22 anni per elaborare tutto ciò che ha passato e che nel cuore porterà per sempre, ma nonostante il mio breve tempo ho da subito deciso di aiutare gli altri con delle donazioni, perché so che voglio fare tanto per tutti voi e non sarà mai abbastanza per dirvi GRAZIE come vorrei”.
Poi entra nel dettaglio delle accuse. “Non ho comprato un auto di lusso a vostre spese, sono arrivato a Milano per ricostruire la mia vita al sicuro e lontano da chi mi ha messo paura, e non avendo l’auto di cui necessitavo, per tutti gli impegni sociali e ormai lavorativi che hanno riempito le mie giornate e che soprattutto mi hanno portato a viaggiare in auto per ore, ne ho presa una, dando in permuta la mia (che ormai camminava a fatica), prendendone una di seconda mano. Sì, l’auto è una Mercedes, un’auto che mi permette di non restare a piedi in questi viaggi lunghi e che mi accompagni il più a lungo possibile. Considerando che non so cosa ci sarà nel mio domani, sto cercando di trovare la stabilità in un momento in cui la terra mi trema sotto ai piedi. Oggi grazie a voi sto bene, perché sto cercando lavoro per partire dalla base che mi avete regalato, e quest’auto fa parte della ricostruzione della mia vita.”
E prosegue parlando del fatto di aver sempre lavorato e di aver fatto fatica per rendersi autonoma. “Io sono una persona che per anni ha lavorato in una pelletteria, una persona che non si è mai tirata indietro da responsabilità e doveri, non l’ho fatto prima e non lo farò adesso. E non solo per me stessa ma per tutti voi che siete stati la mia famiglia quando non ne avevo una. Da oggi, voglio mostrarvi la persona che sono senza filtri mediatici, e quindi vi invito a chiedermi qualsiasi cosa. So che ve lo devo e non perdo questo pensiero dalla mia testa nemmeno un secondo e so che ciò che avete fatto per me è per vedermi al sicuro e felice e questa felicità che piano piano sto ritrovando la devo a voi. Non permetterò più a nessuno di manipolare o nascondere le mie verità, perché come Famiglia vi meritate tutta la trasparenza del mondo. Grazie per tutto da Malika, la ragazza che per un secondo vi ha toccato il cuore con la sua storia, la ragazza che farà di tutto per essere la voce di tutti voi. Vi voglio bene.”